lunedì 19 dicembre 2011

ehm

è difficile essere mamme, ed è difficile esserlo di un bimbo di due anni e mezzo.
è difficile quando in una stanza piena di persone,
mentre è intento a costruire una torre con le costruzioni, si ferma..


e guardandoti ti dice: "mamma, ho il pisello grosso"


...

venerdì 16 dicembre 2011

lasciami andare

ci sono delle persone, che tu adori e per le quali faresti di tutto.
ma loro no. e va bene, cioè non va bene, ma ci può stare..
insomma siamo in un paese democratico (ehm...)
e non è che si può piacere a tutti con la stessa intensità con cui le persone piacciono a te.
sarebbe bene essere ricambiati, ma non sempre è possibile.

veniamo al fatto, tanto non mi legge..
c'è una persona che continuamente mi distrugge con i suoi tira e molla, mi debilita.

prendo una decisione, mi stacco mi allontano e faccio di tutto per evitare qualsiasi tipo di contatto..

ma dopo un po' ecco che si ri-fa avanti, in maniera sottile, subdola mi verrebbe da dire, ed io ci casco.
perché fondamentalmente gli voglio bene ci conosciamo da vent'anni e per quanto possa essere decisa sulla questione, non so perché penso che magari le cose cambiano, e che magari, dato che sa esattamente quello che penso, non succederà più di arrivare ad un punto di non ritorno..

ed invece no.

puntualmente, dopo le sue tattiche di riavvicinamento, ed il mio cascarci con tutte le scarpe ogni volta,
arriva il momento della verità, e cioè quando io per qualche casualità (estrema bada bene) ho bisogno di aiuto, morale o concreto, è indifferente perché il risultato è sempre lo stesso..
un dietro-front, la ritirata..

della serie ci sono, sono tuo amico, ma non ti allargare.. fino ad un certo punto.
e poi la sparizione totale, per poi tornare all'attacco dopo un po'. random.
ed io ogni volta ci resto come una stronza..
certo oramai non mi stupisco più e quasi me lo aspetto questo suo atteggiamento..



ma può essere che sia così difficile lasciarmi andare via..?
può essere che sia difficile, anche se sa benissimo come sono fatta..?
può essere che nemmeno mandarla a fare in culo questa persona, faccia la differenza..?
esce dalla porta e rientra dalla finestra come direbbe mia nonna..
e può essere che io non riesca a tenerla chiusa quella cazzo di finestra..?

e.

mercoledì 14 dicembre 2011

single per scelta

ma voi ce lo avete il cestino dei single?
ma dove vanno? dove si nascondono, per giorni, settimane e anni?

io ho un cesto, dove risiedono tutti i single, i calzini single.

stanno lì e si fanno compagnia, allegramente disomogenei, adagiati nelle loro diversità,
quasi contenti a a dire il vero di non incontrare costantemente uno con la loro stessa faccia.

si accartocciano e si aggrovigliano, fanno amicizia, e stanno lì tanto di quel tempo,
che quando poi arriva il loro compagno, settimane dopo,
si scocciano quasi a dover lasciare quella meravigliosa ammucchiata
per tornarsene appallottolati al loro compagno di sempre. che noia.

oggi è stato uno di quei giorni in cui trovando vuoti i cassetti della biancheria,
mi è toccato il triste compito della pesca nel cesto dei single, della ricerca del doppione.
il gioco delle coppie, vi ricordate?
che odio..
io possiedo solo calzini colorati a righe, e sto cercando di contaminare anche LUI,
che invece ha tutti quei calzini neri o blu o grigi tutti uguali ma tutti diversi tra loro,
che non li accoppi bene neppure se sei al microscopio.



ora nel cesto dei single ci sono solo un calzino azzurro di tommaso, di 6 mesi fa che quindi non gli entra più, tre calze nere ma diverse tra loro del papi e una calza singola della mamma..
e non ci sono cose da stirare (che è passata la fatina)..
e quindi..
dove sono andati?

e.

lunedì 12 dicembre 2011

the show must go on

ed anche il mercatino è andato.. senza infamia e senza lode.
una bella giornata, non troppo fredda, con un po' di pioggia, ma nemmeno troppa.
è stato divertente e simpatico il tutto.
le chiacchiere e la spensieratezza della giornata, ci volevano proprio.
e alle 9e40 sono crollata a dormire.. non ci credevo neppure io..
domenica prossima si replica,
ma nello spazio del caffè letterario, quindi al chiuso e con un'atmosfera sicuramente diversa..

sono momenti difficili questi,
a parte i problemi personali, il natale, i soldi che scarseggiano, anche a livello associativo.
siamo tutte molto stanche ed abbiamo organizzato talmente tante cose in pochi mesi,
troppe probabilmente, che non ci possiamo più vedere e ci stiamo uccidendo.
dio com'è difficile rapportarsi con le donne.
io generalmente ho buoni rapporti con tutti, nonostante il carattere dimmerda che mi porto dietro, ma andare d'accordo con altre donne, che non siano le amiche di sempre, è davvero complicato.
sarà forse che sono una stronza fondamentalmente e che dico tutto troppo di getto, quasi senza filtri, e questo ultimamente sta rendendo la mia vita molto molto difficile.
chi l'avrebbe detto che alla soglia dei quarant'anni mi sarei trovata a dover discutere sulle modalità che uso da sempre... :( sigh!
e.

che amarezza

venerdì 9 dicembre 2011

mercatino di natale

mai come quest'anno arriverò a natale, distrutta e debilitata,
nel fisico, nel cuore e nell'animo..
tra ospedali, riunioni ed eventi associativi, amici dispersi,
amici ammalati, amici in forse, compagni fuori uso, nonni indispensabili,
bollette e solleciti, il lavoro che scarseggia, il nano che non mangia,
convocazioni e strategie al nido, medici odiosi, sale d'attesa, spaventi,
corse in macchina col cuore in gola, baci della buonanotte col nano già addormentato da ore,
notti insonni, e levatacce mattutine, totem e totem di panni da stirare, e lavare, sigarette e lacrime.
cover e cover e cover, jazz anni 40 e 50 di sottofondo e lunghe sedute con iTunes,
per non farmi mancare niente domani avrò il mio, tanto voluto, banchetto al mercatino di borghetto flaminio. e così passerò la notte a cucire delle shopper bellissime.
e almeno domani potrò stare una giornata all'aperto senza pensieri.
solo per un giorno, ma meglio di niente!

ed ora cucire, cucire, cucire..

e.

lunedì 5 dicembre 2011

trascorri un natale sereno

oggi,
mi è arrivata
questa email,
che ho immediatamente cestinato,
per poi andarla a riprendere..
insomma l'oggetto è quello del titolo del post
'trascorri un natale sereno'.
-
che effettivamente, però, è molto interessante.
-
certo mi piacerebbe molto, mi aiuti tu agos ducato?
e come mi aiuti? mi auti prestandomi 12.000 euro,
che posso restituire in comode rate mensili da 181 euro?
mi aiuti prestandomi quei soldi, così posso far finta che non ci sia la crisi,
e posso fare comodamente i miei 20 o 30 regali di natale,
ed anche di un certo livello direi.. mi aiuti tu,
anche a comperare il televisore nuovo lcd da 60 pollici,
che devo togliere il tramezzo per farlo entrare e per vederlo sempre dal mio divano 
che si trova ad appena due metri di distanza?
mi aiuti tu, così magari, mi posso comprare l'iPhone e regalarlo,
che poi si sa che tra iPhone ed iPhone ti puoi messaggiare gratis?
mi aiuti tu, così magari, dopo aver fatto i regali,
ci esce anche qualche soldo per una giornata in una spa, col mio amore?
mi aiuti prestandomi questi 12.000 euro, ad esempio,
che posso restituire in 84 comode rate mensili da 181 euro, che fanno 15.204 euro?
insomma mi sembra onesto in fondo, sono solo 7 anni, e poi magari l'anno prossimo,
mi aiuti con un altro finanziamentuccio  più piccolino..
-
anzi sai che ti dico, agos ducato, i regali li faccio comunque a rate 
e con quei soldini mi organizzo un bel viaggetto natalizio, oppure una bella settimana bianca,
che ci farebbe così bene staccare per un po'.. mannaggia.
capiti proprio a cecio, agos ducato.
-
grazie e buon natale.
e.



ah dimenticavo, ma vaffanculo agos ducato

mercoledì 30 novembre 2011

cara me

Cara me,
ricordati che hai sempre fatto tutto da sola.
Ti sei messa e tirata fuori dalla merda un sacco di volte e non devi ringraziare nessuno se non te stessa.
Lo fai da tutta la vita, continua a farlo.
Ché se molli la presa per tendere la mano verso chi dice di esserci, hai tutte le probabilità di precipitare.
La gente non sta su da sola, figuriamoci se riesce a tenere su anche te.

by Amabili Resti

domenica 20 novembre 2011

una giornata con ferzan



ecco cosa mi è capitato un paio di giorni fa...
hanno girato delle scene dell'ultimo film di Ferzan Ozpetec, a casa della suocera..

sì avete letto bene.
lui, il maestro.
lei, la socera: nonna bracciaspezzate
(che nel frattempo è quasi guarita).
il film, magnifica presenza.
tra i protagonisti, elio germano, margherita buy, vittoria puccini, paola minaccioni, beppe fiorello, platinette.
le produzioni, fandango.
in prima fila, la sottoscritta.






è stato tutto surreale, non avevo mai assistito così da vicino alle registrazioni di un film,
mai stata dentro un set, al massimo ho visto da fuori quando è capitato di incontrare per strada i camion.

è stato surreale, vederlo lì, nel salotto della nonna,
surreale, dire ciao Ferzan, è stato surreale che lui mi sorridesse.
che ci trovassimo in 4 in una stanza ed uno dei 4 era proprio Ozpetec.
surreale, suggerirgli la soluzione ad un problema, che lui ha apprezzato e messo in atto.
surreale, che 50 persone circa, fossero in quel salotto di 30metriquadri con apparecchiature da milioni di euro.
surreale avere un sole artificiale anzi due, fissi, fuori dalle finestre.
surreale, che insieme ai soli ci fosse uno appeso su un cestello di una gru a 10 metri di altezza.
surreale che a un certo punto apparisse valerio mastandrea a fare una sorpresa a tutti. così era in zona.
surreale vedere elio germano e parlarci ridere con lui e paola minaccioni..
surreale pranzare con tutti loro, che col cavolo che avevano i famosi cestini...
c'era un catering con tre primi, tre secondi, varie insalate, formaggi e affettati..
surreale scoprire che un giorno di riprese, era servito ad avere 3 scene di 2 minuti di media ognuna.
surreale sedersi sulla sedia di Ozpetec, quella da regista (?!!), davanti al monitor delle riprese.
surreale, mangiare la sua cioccolata e scoprire che la preferisce al latte con dentro le nocciole.
surreale ascoltare i suoi racconti e aneddoti e sapere che legge diabolik la sera prima di addormentarsi e che dorme coi tappi nelle orecchie perché il suo compagno russa, e anche lui.



insomma io non sono di quelle che se vedono un vip si strappano i capelli, dato i vip che circolano in questo momento storico, e dato che la zona in cui vivo ne è piena di vip.

si sappia, che manco un autografo mi sono fatta fare, e vi ho detto tutto.
nonostante conosca a memoria i suoi films e li abbia visti tutti, almeno, un paio di volte.
ma lui è davvero un mito per me

eppure questa giornata non me la scorderò mai per tutta la vita.


  e.

giovedì 10 novembre 2011

il senso della vita

qualche giorno fa gironzolavo per roma con la macchina fotografica e mi sono imbattuta in questo:


niente di che è solo un mercatino rionale, ma la mia attenzione è stata attirata da questa cosa:


e forse è proprio così.. il senso della vita è proprio non rompere i coglioni.
magari vivi meglio e soprattutto, lasci vivere.

e.

venerdì 4 novembre 2011

follie prenatalizie

scusate il titolo..in effetti visto così, il 4 di novembre dà un po' d'ansia..
ma questo è..
ieri mi chiama anna, una nuova amica con la quale ho scoperto di avere in comune tante passioni,
ricordandomi che tra una decina di giorni dobbiamo andare ad un mercatino di beneficenza..
e mi dice: ..certo prima o poi vorrei proprio prendermi un banchetto a borghetto flaminio* e magari chissà quello sarà il mio futuro..
io che in questo periodo ho voglia di fare, di reagire a queste sabbie mobili che mi avvinghiano le caviglie, e che adoro i mercati, l'ho chiamata e l'ho bombardata di informazioni, perché non ora? e se non ora quando?? (ahaha) dato che anche io vorrei tanto mettere un banchetto lì, e quale occasione migliore di questo periodo pre-natalizio, nonostante la crisi.
io i mercatini li amo, adoro spulciare qua e là tra le cianfrusaglie, adoro qualsiasi tipo di mercato, e una vita fa ho avuto qualche esperienza da mercante. dopo il mio primo viaggio a londra, con la testa piena di tutti i camden market, portobello road e covent garden, vendevo cose realizzate da me, dipinte, fatte a maglia, e altro.


insomma è stata un'esperienza breve, durata 2 o 3 mesi, ma molto intensa.
non sono diventata ricca perché spendevo nei banchetti vicini i miei introiti, quindi non è stata fruttuosa da quel punto di vista, ma sicuramente un esperienza molto divertente e sociale, passatemi il termine, freddo a parte, anche lì era sotto natale.

e quindi ora stiamo pianificando tutto, e organizzando il da farsi.
devo recuperare le cose da vendere, in realtà da tempo fantasticavo sul fatto di voler dare via tutti i miei vestiti di una vita fa.. da quello della festa dei 18 anni, alla pelliccia ecologica (bianca..sigh!) alle mille cose che possiedo ma non utilizzo, e chissà..magari qualcuno se le accatta!
ma la cosa più divertente è la sistemazione del banchetto. ghghghg..
in queste cose ci sguazzo troppo... :)
e.

PS: anche oggi ho camminato per circa 3 chilometri, coi tacchi.. ?! vale di più?


*noto mercatino romano di rigattieri.

giovedì 3 novembre 2011

reset

è la mia vita, alti e bassi.
ma ora sono stufa, è arrivato il momento di riprendere in mano le redini.
sono io che decido, come deve andare e dove soprattutto.
anche se la strada ha curve, salite e discese.
quindi riparto da qui, riparto da  me.
in fondo ho resettato abbastanza.
lavoro - reset
amici et simili - reset
casa - reset
nano - reset
si può fare.
stamattina ho corso per 3 chilometri, controcorrente
e per altri tre chilometri ho camminato, tornando indietro.
la corrente era a favore, perché è lungo il fiume che corro, e il ritorno
è leggero, come se ti trasportasse proprio l'acqua e non le tue gambe.
ora sono stanca, ma sto bene.

e.

sabato 29 ottobre 2011

emmo basta

sono nel letto, è tutto buio e silenzioso, mi giro e mi rigiro, come al solito.
l'ultima volta che vedo l'orologio proiettato sul soffitto segna le 2e43.
alle 4e00 o poco prima, matteo mi sveglia, serafico, dicendomi:
devi svegliarti, sto male è grave, misurami la pressione.
ecco. mi sveglio ed eseguo meccanicamente un'operazione abitudinaria.
dopo aver appurato che la pressione è buona
e che i suoi 'disturbi' non fossero questione di vita o di morte,
ma anche no.. boo? chi lo sa??..
lui fà: bene non preoccuparti, dormi, se mi sento peggio ti sveglio.. (...?!)
ha forti giramenti di testa, da non stare in piedi (e tantomeno sdraiato) nausea e vomito.
inutile dire che non ho chiuso occhio, verso le 6e30 forse inizio ad appisolarmi,
ma alle 7.00 suona la SUA sveglia, per le colazioni dei guests, apro un occhio,
lui immobile alla mia destra emette dei mugugni..
come a dire tipregotipregotipregovaitu..
io: okkei vado io, cerca di dormire.
scendo, fa freddo, e quando è freddo non trovo mai le ciabatte.. merda!
mi infagotto nel mio felpone post-nottedimmerda, apparecchio per gli ospiti,
faccio ben tre e dico 3 macchinette di caffè, le moka avete presente..?
svita/togli i fondi dal filtro/lava/riempi/accendi.
aspetto che salga..e quando hai sonno e vuoi solo dormire, ci mette ore a salire il caffè..
lo verso nei termos, li sistemo nei cesti per le stanze,
e con passo super felpato mi rimetto sotto le coperte.
alle 7e40 circa, dopo forse 3 o 4 minuti netti che ero lì, ecco tommaso.
tommaso con la voce squillante del sabato,
lo stesso tommaso che durante la settimana fino alle 8 sì gira dall'altra parte quando provi a svegliarlo..
mamma..?? maammma..?? che fai? è giorno? andiamo a scendere??
e io: no amore, è notte ancora, mamma dorme, dormi anche tu, non si scende ancora.
ma lui no, inizia a tartassare, che ha fame e che vuole il latte e cuore di mamma lo vuole bere a lettuccio..
così scendo di nuovo, prendo il latte dal frigo, apro la lavastoviglie per prendere biberon e bollitor...
e merda! la lavastoviglie non è andata ieri sera, ce ne siamo dimenticati...
quindi..nel mezzo torpore che ancora ti avvolge,
lava tutto l'occorrente per il pasto nanico.. evvabbè..
la giornata non si mette bene..
dato che avrei anche un incontro associativo alle 11.00..
il latte pronto, plasmon, zucchero, la temperatura è perfetta
e lo consegni in pasto al giovane ingordo,
tranquillamente adagiato in attesa nel suo lettuccio caldo.
e mi riinfilo sotto le coperte, che hanno oramai perso il tepore che ricordavo..
chenesò è anche passata un'ora..
sto per chiudere un occhio, ma il nano ancora.. mamma??? finito tuttooo, tieni..
io: amoreee bravo, mettilo lì..
nano: noooo mamma tieni tieni... andiamo a scendere??
io: no amore è notte, fai ancora un po' di ninne, vuoi venire nel lettone??

e così alle 8e15 circa siamo tutti e tre allegramente nel lettone,
con uno che mugugna, uno che saltella e scalcia ed una che vorrebbe dormire,
almeno una mezzoretta, così per sentire gli arti un po' meno pesanti, e avere almeno la parvenza falsa di aver dormito.. ma poi mi ricordo che la MIA sveglia era alle 8e30 ed una volta appurato che il papi era ancora fuori combattimento, ed aver inviato un paio di messaggi per annullare tutti gli appuntamenti della mattinata, mi sono contorta nel letto per un'oretta, con sogni di morte verso il nano scalciante e chiacchierino.
e poi dato che alle 11:00 sarebbero arrivate 4 persone al B&B, ed erano da disfare, e fare le stanze,
la suddetta mamma si è alzata, maledicendo: malattie, nani, uomini in generale, ospiti in arrivo e ospiti in partenza, il freddo mattutino, i nonni dalle braccia spezzate (ma questa è un'altra storia), la lontananza dai propri genitori, la non ricchezza, eccetera eccetera eccetera.
e dopo un caffè e 3 ore circa di vero e proprio mazzo,
contornato da svenimenti random non propri ovviamente,
matteo steso a terra in corridoio e tommaso tra i piedi
(che ha allagato il salotto con l'acqua del secchio per lavare i pavimenti),
eccetera eccetera eccetera..
all'arrivo della sopracitata nonna, ha preparato un pranzo veloce al nano,
ed è uscita col papi malato per un allegro pomeriggio in pronto soccorso.
questo è quanto.
ma calma e sangue freddo,
va tutto bene.
e.


PS: per bert, io ci sto a provà a depilà sta gioconda.. ma insomma.. sembra tosta!

PPS: forse oggi in ospedale quando è passata la madonna, mi sarei dovuta fermare,
anziché andare avanti come se niente fosse. magari se stava là un motivo c'era.
(non ho avuto una visione, c'era una statua trasportata da suore che girava tra i pazienti..)

venerdì 28 ottobre 2011

da non dimenticare

che cosa sono i bambini...?
qualcosa di morbido e zuccheroso, che sa di buono da sbaciucchiare, direbbe qualcuno.
ma anche dei mostriciattoli puzzolenti e sudaticci, aggiungo io,
che vorresti vedere ovunque tranne che avvinghiati alla tua gamba,
con le mani impiastrate di cioccolata o peggio di colore, indelebile.
bene. io lo adoro il mio mostriciattolo sudaticcio. e potrei dare la vita per lui.
come ogni mamma per il suo cucciolo suppongo.

vorrei fermare qui una serie di parole storpiate da tommaso,
e delle espressioni che usa di frequente, prima che possa dimenticarle,
dato che cresce alla velocità della luce e che ogni girono lascia spazio a novità.

bambe/a sta per gambe/a

traffofo  per dire traffico, e funchi  per dire fuochi


mamma, ma che dici? lo dice nel vero senso, beh questa la sentirò ancora, suppongo..


ciuffo per dire tuffo e tuffo per dire puffo (??!)


ceppepe sta per ketcup

e compuntz per computer mentre elesemo è il telefono.

anche tonno subbolo, che è  torno subito e pihhica per dire pizzica.

e poi anche andiamo a scendere per dire scendiamo.

e lullo di nucche per indicare l'urlo di munch (il quadro).

ogni frase andrebbe appuntata,
e molte uscite esilaranti già me le sono dimenticate.
ma integrerò periodicamente, non voglio dimenticare.

e.

giovedì 27 ottobre 2011

pretese

Buondì,
vorrei per cortesia sapere se:
* c'è disponibilità per una camera SINGOLA (e/o matrimoniale uso singola, ma possibilmente non con letti singoli uniti, sono scomodissimi)  in data lunedì 7 novembre 2011 , pernottamento di una notte per UNA PERSONA;
* orari di check in e check out;
* se il vostro B&B è ubicato in una zona ottimale, punto strategico, specialmente se è vicino alla stazione Termini, se è ben collegato con: il centro; con la Regione Lazio;con il Museo del Risorgimento (Complesso del Vittoriano - p.zza Venezia);
* quanto dista la Metro dal vostro bed & breakfast;
* prezzo della suddetta camera (se non erro 50 euro x bassa stagione;) ;
* se la tassa di soggiorno, l'imposta comunale (2 Euro) è inclusa nel prezzo (o devo calcolare il sovraprezzo , il costo extra, la spesa aggiuntiva, della tassa di soggiorno?);
* modalità di pagamento (comodamente all'arrivo nelal vostra struttura?Postepay?Occorre versare una caparra o comodamente pagare l'intera somma all'arrivo?);
* il bagno privato in camera è dotato di doccia (o vasca?) ;
* è ubicato in zona tranquilla e non rumorosa (pratico meditazione zazen);
* la colazione è a buffet o no;continentale, classica, oppure no (ossia salata:anglosassone, e/o all' americana;lo chiedo poiché sono vegetariana)  e   gli orari.
p.s. Mi piace  il vostro B&B ( e la camera blu, blue room "atmosfera Picasso") .
In attesa di una vostra gentile risposta, auguro buona giornata.
Co
rdiali saluti.


Vi giuro che è vera.. cosa avreste risposto a questa email??
e poi scusate ma non era Van Gogh quello della stanza blu, la camera di Arles.. ussignur..


NB: sul sito ci sono già tutte queste informazioni.

martedì 25 ottobre 2011

limite superato 2

ma come mai la gente ultimamente cerca di psicanalzzarmi??
mia madre, gli amici..tutti insomma.
sarò probabilmente un caso clinico,
ma non mi piace sentirmi sotto la lente d'ingrandimento,
con qualcuno pronto a puntare il dito se sbaglio qualcosa.
quando è servito e l'ho ritenuto opportuno mi sono fatta anche psicanalizzare,
sono andata da uno bravo come serve in certi casi,
ma non è questo il momento. non ne ho voglia.
vabbene non sarò perfetta, ma chi lo è?? e perché dovrei esserlo mi chiedo?
io non voglio essere perfetta, non voglio fare tutto bene.
ho i miei punti deboli ed i miei limiti e non è detto che debba per forza superarli...
e se mi andassi bene così?? mi piaccio in fondo.
ho faticato tanto per accettarmi così come sono, e adesso dovrei cambiare??
io credo che dobbiamo accettarci per quello che siamo con i nostri limiti e le nostre insicurezze.
lo farei solo se il cambiamento servisse a qualcosa.
se fosse qualcosa di importante e rilevante per la mia vita. sarò egoista forse.
le mie insicurezze fanno parte di me, come le mie sicurezze.
insomma se non sono brava a fare una cosa, ne prendo atto,
e se proprio la devo fare, la faccio al meglio, ma conscia del mio limite.
e la cosa non mi disturba. ci convivo allegramente.

insomma se ti dicessero di disegnare la monna lisa, perché lo devi fare,
lo fai, anche se non sei leonardo..
verrà sbilenca e coi baffi (ma quella vera li aveva?)
però lo fai impegnandoti al massimo e credo anche
che il tuo impegno debba essere riconosciuto a prescindere dal risultato.
tutto qua. quindi, se non vado bene, 'fanculo mondo.

e.

Le persone perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e soprattutto non esistono.

restart

Oramai lo aveva imparato. Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante.

mercoledì 19 ottobre 2011

caos calmo

sono giornate di scazzo totale per tanti motivi.


primo fra tutti, tommaso che non ha ancora ricominciato il nido.
che lo adoro ed è bravissimo porello, ma comunque 24h su 24 è abbastanza impegnativo da gestire.
non parlo con il mio compagno da giorni, ci ignoriamo bellamente.
non ho un lavoro vero, ma comunque mi faccio il mazzo dalla mattina alla sera.
e la musica, e il bed and breakfast, e il figlio, e la spesa e i pranzi e le cene, che spesso salto.
e le notti che sto sveglia a lavorare perché di giorno non ce la faccio.
e non ho una lira neppure per comprare le scarpe al nano, per fortuna ci sono i nonni.
casa è uno schifo, con totem di panni da lavare e da stirare, ammonticchiati qua e là nei 40metriquadri.
l'inverno non vuole arrivare, e a me le vie di mezzo mi destabilizzano.
ci sono casini con gli amici, dolori di pancia e lacrime, fini e inizi dolorose, ma è la vita.
vorrei fare milioni di cose, ma non ho il tempo materiale.
in tutto ciò l'associazione che comporta un impegno emotivo e fisico e di organizzazione logistica non indifferente: incontri, scontri, riunioni su riunioni, email, contatti, pubblic relation, telefonate, sviluppi di idee. il tutto molto elettrizzante a dire il vero, ma comunque molto molto impegnativo.
che dire, se sopravviverò a questo bailamme, forse tornerò ad essere quella di prima.

e.

martedì 18 ottobre 2011

il cielo sopra berlino

Quando il bambino era bambino,
se ne andava a braccia appese,
voleva che il ruscello fosse un fiume,
il fiume un torrente,
e questa pozza, il mare.


Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino,
per lui tutto aveva un'anima
e tutte le anime erano un tutt'uno.


qualche giorno fa ho provato per l'ennesima volta a vedere questo film.
ma come mai che non ci riesco? sarò affetta da una malattia grave...
tutti mi dicono che è stupendo..

devo dire, che le frasi sui bambini, sono molto belle e vere. 
lo ammetto. e ora che ho un figlio fanno mi venire i brividi.
ed anche il fatto che nel film solo i bambini li possano vedere..
insomma capisco dove vuole arrivare, forse..
però, di fatto, non riesco a finirlo di vedere.

l'ultima volta, dopo più di un'ora di agonia, passatemi il termine,
ho pensato: ok, dai ancora uno sforzo, mancherà poco 
dopo averlo visto, almeno potrai dire, mi piace, o non mi piace o non è il mio genere,
e non non riesco a finire di vederlo.. :(
insomma sono andata a vedere quanto mancava, ed ho capito che ero a malapena a metà..
e non ce l'ho fatta.. chiedo venia ai cinefilili.
ma proprio mi annoia..
sarà la quarta volta che provo a vederlo.
vi prego mi potreste dire, come va a finire ad esempio,
se c'è un momento topico, se qualcosa cambia 
e smuove quel grigiore illuminato solo da qualche squarcio di colore..
vi prego aiutatemi a capire. 
aiutate questo animo poco poetico.
grazie

e.

lunedì 17 ottobre 2011

LIBERE

Eccomi qui a chiedere il vostro aiuto e la vostra partecipazione.

Dove?
a Roma - Teatro Anfitrione ( per l'esattezza: via di San Saba, 24 - zona Aventino)

Quando?
Domenica prossima alle 20:30

Cosa Succede?
Succede che EstrOfficina porta in scena Libere, di Cristina Comencini,
con il patrocinio di "Se Non Ora Quando?"

Siete invitati a partecipare, e solo per voi che venite da questo blog,
entrata gratuita (o quasi, solo una piccola quota associativa)
ma se siete già soci, non costa niente, quindi venite a riempire questo teatro!
E poi avrete il 'piacere' di incontrarmi... :-) ehm...volete mettere?


NB: specificare alla biglietteria che provenite da questo blog,
e fornire note sull'autrice.. scherzo! ;-)  


e.










Due donne in un luogo indefinito, una sala d'aspetto, forse.

Due generazioni lontane, problemi apparentemente diversi, due linguaggi che sembrano inconciliabili.

Una donna “di una certa età” che ha cavalcato il movimento femminista e la rottura di schemi antichi come il mondo. Per poi ritrovarsi, sola, in un mondo che non capisce e che non riesce a controllare.

Una giovane laureata, disillusa e diffidente, che sembra non aver nulla in cui credere. E che cela un segreto.

E poi, un dialogo che diventa crescente intesa, in cui i due mondi si fondono in uno scoprirsi come  due facce della stessa medaglia.

Una complicità nuova che cerca di riprendere discorsi interrotti, di dare risposte a domande aperte tanti anni prima.

Di trovare nuovi spazi di dialogo e soluzioni che rendano le donne, davvero e finalmente, Libere.

lunedì 10 ottobre 2011

è andata

è andata da dio, sabato la serata.
è stata quasi perfetta.
c'era tantissima gente, l'atmosfera giusta, noi 4 eravamo tese ma non troppo..
affiatate, ci ritrovavamo in un attimo anche in mezzo alla folla.
è stata una bella sensazione, sapere che eravamo lì tutte e 4 e che la situazione era sotto controllo.
tutto è filato liscio o quasi..
certo nel pomeriggio abbiamo scoperto che il mixer era rotto e che forse non potevamo usare i microfoni, ma insomma.. giusto qualche mezzora di panico prima di trovare una soluzione.. ma poi tutto ok.
è stato bello, c'erano le persone giuste.
mi spiace per chi non c'era, per chi non ha potuto o voluto.
va comunque bene così.
anche queste cose, sono piccoli banchi di prova.
piccole e grandi delusioni, ma ci stanno pure quelle, ma grandi soddisfazioni anche, per aver visto persone sulle quali invece non avresti mai scommesso.
grazie per chi c'era, e chi avrebbe davvero voluto esserci.

quindi è andata.
ora ci siamo ufficializzate, le persone continuano a farci complimenti, per come siamo state, e per il messaggio positivo che abbiamo trasmesso e questo è quello che conta.

secondo me non è molto importante che si sia capito tutto della serata,
ma piuttosto, la sensazione che è rimasta alla gente una volta uscita di là..
e mi pare sia positiva.

voglio ringraziare particolarmente gli artisti che ci hanno regalato la loro arte, oltre ad averci onorato della loro presenza: e sono i Ladri di Carrozelle, Susanna Hardage, Antonella Mazzetti, Silvia Maraessa, Martissandra, Architettando il Riciclo, Zame della Feis Crew.

vi metto qualche foto.
e.





martedì 4 ottobre 2011

Si sei tu

Resta tu che non sei né sbagliata né giusta
Che non sei né nero né bianco ma sei tutti i colori
Che non sei né il giorno né la notte sei il tempo che scorre
Che non sei né pioggia né sole sei il vento che sussurra.
Che non sei né troppo né troppo poco sei infinita.

Resta tu e vai bene per quello che sei
Con i tuoi alti e bassi
Con i tuoi suoni
Con i tuoi urli nella notte
Con la tua anima inquieta che cerca casa

E con il tuo luminoso sorriso

Abbracciati vai bene così
La tua luce come la tua ombra fanno parte di te
Accogliti abbracciati
Fallo un po' anche per me



(O.G.)




da brividi.
e.

domenica 2 ottobre 2011

parole..

matteo parlando di me:
tu sei troppo diretta, le persone le violenti.
di lavoro dovevi fare la ruspista.

ecco.
e.

giovedì 29 settembre 2011

chi sono

voglio parlarvi di loro.
ed anche un po' di me.

loro sono le mie socie,
le  mie nuove 'amiche'. si può dire amiche?
io non lo dico mai, non mi sbilancio mai.

io dico raramente 'ti voglio bene', ma quando lo dico è davvero importante,
ed è per sempre. in genere.
a volte voglio bene, ma non lo dico. ma piuttosto provo a dimostrarlo con i gesti.
a volte neppure se me lo chiedono espressamente lo dico. non amo le forzature.
le cose dette o fatte perché è il momento giusto o perché va fatto.
non lo faccio perché non sono stata abituata alle smancerie, forse è triste, forse no, ma è così.
io e mia madre non ci abbracciamo mai, forse è per questo che il contatto fisico,
di cui ho comunque un bisogno estremo, lo centellino per le persone che scelgo,
poi con loro magari esagero. ma con gli altri no. mai.

mi sono definita 'grunge' e vorrei spiegarlo,
sono un po' rozza, nel senso di poco poetica e molto concreta,
(che non significa che chi è più poetico non lo sia).
ma sono anche io sensibile, e le capisco le cose belle e poetiche, le sfumature.
le capisco benissimo, è solo che non mi appartengono, tutto qua.
e non vorrei che determinate cose fossero date per scontate. non lo sono mai.

vado dritta al punto senza girarci intorno, a volte sono troppo cruda.
e dò sempre il peggio di me all'inizio di un rapporto, mi viene spontaneo,
però so che dopo, se resiste, può solo migliorare.
mi spiace essere spesso la guastafeste, la rompi,
o addirittura quella che fa ostracismo (aaaaaah!)
ma se una determinata cosa deve rappresentare anche me,
e non la condivido pienamente, o non mi convince,
io devo dirlo, ritengo giusto almeno provare a dare la mia opinione.
e lo farò sempre.

Tutto di me finirà, 
tranne quell’ultimo centimetro di libertà per cui vale la pena di vivere, 
un centimetro è piccolo e fragile,
ma è l’unica cosa al mondo che vale la pena di avere,
non dobbiamo mai perderlo, svenderlo,
non dobbiamo permettere che ce lo rubino. 
(Alan Moore)


loro le ho incontrate per caso, o forse è stato il destino.

una di loro mi ha cercata e mi ha coinvolta/travolta in questa avventura.
lo ha fatto d'istinto, impulsivamente.
lo ha fatto come solo io avrei potuto fare una cosa del genere.
basandosi solo sulla sensazione. e già solo per questo, mi ha colpito.
lei, che non smetterò mai di ringraziare, anche se non lo ha ancora capito.
non ha capito che la stimo, che mi piace come persona,
con il suo caratterino che assomiglia un poco al mio, per certi aspetti,
e che forse è proprio per questo che spesso ci scorniamo.
lei che è una bella persona, esternamente ed internamente,
lei che crede che io la giudichi superficiale, ma che si sbaglia.
io non giudico mai generalmente, e mai potrei farlo con una persona come lei.

poi c'è colei che comanda, passatemi il termine, quella col carattere forte, dominante.
una donna carismatica, solare e bella come solo i meridionali possono essere.
lei che a volte mi riprende, come una mamma,
per il mio modo sfrontato di essere, di dire le cose a volte anche senza riflettere.
dice che le somiglio, nei modi di quando era più giovane. chi lo sa?
mi piacerebbe conoscerla meglio, perché mi piace.
a volte non mi dice le cose direttamente ma ci gira intorno, questo mi piace meno.
ma è il suo modo probabilmente, o la sua sensibilità, devo solo imparare a conoscerla.
abbiamo tanti ideali in comune, che combaciano alla perfezione.
forse la maggior parte. i più importanti.

e poi dulcis in fundo, c'è lei. eterea, poetica sognatrice.
che dondola sulla sua meravigliosa nuvoletta rosa. adorabile artistica creatura.
un po' evanescente ma che trasmette serenità e luce, anche quando tutto intorno è grigio e buio.
lei che, un po' come me, se ne frega di tutto e tutti, perché vive nel suo mondo fatato,
ma che è presente e concreta allo stesso tempo.
e che spesso mi sembra sintonizzata sulla mia stessa lunghezza d'onda.
lei che a volte nei momenti difficili di questo percorso, mi ha fatto sentire bene,
e mi ha fatto capire che sì, ce la potevamo fare ad andare avanti.

grazie.
grazie a tutte loro.
grazie a tutte noi, per essere quello che siamo,
per le nostre differenze e similitudini, per i nostri ideali,
per la nostra pazienza e voglia di fare, di andare avanti nonostante tutto.

ora siamo diventate una squadra e siamo pronte ad affrontare questo nuovo inizio.
questo viaggio che non so dove ci porterà, ma non è importante.
qualcuno diceva che un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo.
e noi quel passo lo abbiamo fatto. tutte insieme.

e.

ci siamo quasi

tra poco più di una settimana ci sarà questo chiamiamolo evento.
la mia vita è stravolta, sta cambiando.. chissà se in meglio o in peggio...

sono emozionata, è la prima volta che mi misuro con qualcosa del genere,
l'organizzazione di una serata importante.
importante perché è l'open day dell'associazione,
importante perché saranno presenti persone importanti per me,
importante perché è finalmente un passo verso qualcosa.

mi sembrava di essere impantanata nelle sabbie mobili,
e forse è ancora così ma almeno ho l'illusione di stare facendo qualcosa per uscirne.

di sicuro mi sto impegnando tanto, ed anche se non ci sono risultati economici,
almeno per il momento e forse per un lungo periodo, sono certa che prima o poi ci saranno.
e soprattutto sono soddisfatta di quello che sto facendo, è esattamente quello che vorrei fare nella vita.
che non è organizzare eventi o forse sì? non lo so.
non so se la figura del direttore artistico, cha mi hanno affibbiato,
calza con me e con quello che faccio, ma di sicuro mi fa sentire bene.

di sicuro mi piace poter decidere come fare una cosa o come rappresentarla,
sto conoscendo mucchi e mucchi di persone interessanti,
ho la possibilità di soddisfare le mie curiosità e di conoscere meglio
ambiti dell'arte che prima mi sfuggivano.

tanto per dirvene una, ieri ho passato la giornata con un writer, che mi ha fatto un regalo.
ha graffitato due cofani auto da esporre la sera della presentazione.
e sono stata lì con lui tutto il tempo, l'ho fotografato, tartassato di domande,
gli avrò fracassato pure le scatole, ma insomma.. che dovevo fa'..?

 

poi ho avuto modo di conoscere attori di teatro, altri graffitari e artisti di strada,
presto forse, anche un gruppo di rappers che fanno break dance..
oddio.. impazzisco per queste cose..
questo è il mio mondo!
credo..

vi aggiorno
e.

mercoledì 21 settembre 2011

aiutateme n.2

vi sto rendendo partecipi, scusatemi, ma al momento questa è la mia vita..
se la cosa non vi piace, cambiate canale. ecco.
l'aiuto sul piano comunicativo-espressivo, ha dato i suoi frutti grossomodo,
e presto vi dirò la frase che ho scelto.

stavolta invece, vi interpello per una cosa un tantino più frivola...




quello che vorrei sapere oggi è come mi devo vestire.

consiglio rapido, dai dai..

appuntamento importante: serata di presentazione della mia associazione.
loction: siamo in un locale famoso, molto newyorkese, anche se siamo a roma.

è alle 6:00, orario aperitivo, e terminerà intorno alle 9:00.
sarò sul palco, insieme alle altre e al centro dell'attenzione spesso comunque.











non vorrei sentirmi a disagio.

non vorrei strafare.
non so come si vestono le altre tre, e non lo voglio sapere.
vorrei mantenere  la mia particolarità ma senza esagerare.
vorrei avere i tacchi per essere più alta, ma non 12.
vorrei spendere pochissimi euro.
da H&M al massimo da zara, o altro.
forse in pantaloni?
ho individuato nel mio guardaroba dei jeans che sarebbero perfetti..

dlin-dlin-dlin
siano aperte le danze.

e.

martedì 20 settembre 2011

in the rain














non è stupenda questa foto?
mi è capitata davanti agli occhi durante le mie ricerche immagini di lavoro.

sarà che amo la pioggia, forse è per questo che adoro Londra..?
quando piove, il mio animo si distende.
sarà che sono un po' malinconica di mio,
ma quando piove mi sento davvero me stessa.
amo anche il sole.. ma la pioggia, di più.

certo non sopporto gli ombrelli, che dimentico ovunque,
per questo ho imparato ad avere con me sempre un cappello
e se è già una brutta giornata non esco senza stivali di gomma ai piedi.

quindi in questi giorni in cui il cielo si è finalmente ricordato di roma, io sono felice.

i più bei ricordi della pioggia ce l'ho di quando ero piccola, dal banco di scuola.
stare in classe con la luce accesa mentre fuori era grigio e pioveva,
mi ha sempre fatto sentire bene, come al sicuro in un nido.. sarei restata lì per sempre.

e in futuro la stessa sensazione l'ho avuta in ufficio.
stare seduta alla mia sedia e vedere la pioggia fuori dal vetro
lavorare con fuori la pioggia viene meglio che se c'è invece il sole.

ma non mi dispiace neppure stare, sotto la pioggia, letteralmente.

mi piace camminare con l'acqua che ti cade in testa
e che piano piano ti incolla i vestiti addosso,
fino a renderteli fastidiosi, i jeans soprattutto.
che bella sensazione.
non dei jeans incollati, ma della pioggia sulla testa.

per me è terapeutico, e nei miei momenti difficili, se piove è meglio.
almeno posso dire che sono metereopatica, e starmene sulle mie
e le lacrime si confondono scivolando via con l'acqua.
e.


PS: comunque questa è solo una bella foto, c'è un idrante che spara acqua, non è pioggia...

domenica 18 settembre 2011

mini concorso

ecco un mini-concorsino per voi,
dove non si vince nulla ovviamente.

ho bisogno di una frase,
di una definizione,
di un aforisma,
o di una citazione

non necessariamente inedite,
dedicate alla comunicazione.

il vincitore o vincitrice, che vincerà a mio insindacabile giudizio,
potrebbe rischiare di vedere la sua frase,
su un manifesto di intenti relativo al multimediale.

forza, forza..
:)

e.

Smile

Smile though your heart is aching
Smile even though it's breaking
When there are clouds in the sky, you'll get by
If you smile through your fear and sorrow
Smile and maybe tomorrow
You'll see the sun come shining through for you

Light up your face with gladness
Hide every trace of sadness
Although a tear may be ever so near
That's the time you must keep on trying
Smile, what's the use of crying?
You'll find that life is still worthwhile
If you just smile

Sorridi
Sorridi, anche se il tuo cuore soffre
Sorridi, anche se si sta spezzando
Quando ci sono nuvole nel cielo,
"Non ci penserai"
Se sorridi
Attraverso la tua paura ed il tuo dolore
Sorridi e forse domani
vedrai il sole levarsi e splendere
Per te.

Illumina il tuo volto con la gioia
Nascondi ogni traccia di tristezza.
Anche se una lacrima
potrebbe essere sempre così vicina
Questo è il tempo in cui devi continuare a tentare,
Sorridi, che senso ha piangere?
Scoprirai che vale ancora la pena di vivere
Se solo sorridi.
Charlie Chaplin (1889 -1977)


venerdì 16 settembre 2011

al parco

al parco oggi abbiamo incontrato un buffo signore, nonno di una bambina.
molto strano un tizio del genere da queste parti, per questo mi ha incuriosito.

sembrava obelix, ma senza le trecce, un signore corpulento, panciuto, non fighetto come tutti quelli che bazzicano queste parti, dalla badante filippina alla nonna super tirata, allo zingaro giostraro.
tutti in tiro, figherrimi. tutti tranne me, ovvio, ed un'atra mamma, che però non incontro spesso purtroppo.

insomma, l'omone è seduto su una panchina e mi siedo vicino a lui.

intanto, chiama la nipotina 'babbiona' porella ad un certo punto mi ha fatto un po' tenerezza.
e poi inizia a parlare a tommaso.


che fai, non vai a giocare?

ed io: mah.. è un po' timido ci mette un po' prima di partire.

e lui:
no no, non è timido, è colpa loro, lo vedi (ed indica la nipotina ed altre 3 o 4 bambine che giocano già insieme..) loro hanno fatto già capannello... ragazzo devi farti coraggio, siamo in pochi e dobbiamo farci valere.
gli uomini di oggi sono terrorizzati dalle donne.. mio figlio cambia il pannolino alla bambina, io capisco tutto, ma.. si rende conto??! (rivolto a me, come se io capissi..)
è un gioco di forza ormai, il primo che cede, viene sopraffatto, ed in genere è sempre la donna a vincere. sono terrorizzati.. non vorrebbero cedere, ma poi alla fine, sono come dei cagnolini.
una volta non era così, la donna faceva le cose da donna e se non si comportava bene, due sberle e si rimetteva subito al suo posto. 

io ero basita.
un po' aggiacciata per quello che stavo ascoltando e un po' trattenendo (a stento) le risate, lo ammetto.
perché lo sproloquio del buffo signore, di fatto, non era del tutto sbagliato, e quanto meno ha fotografato la situazione attuale..

a quel punto tommaso indica delle bolle di sapone che volano in aria e che provengono dal gruppetto.

e lui:
vai Tommaso, vai là e prendigli il tubo, falle frignare un po' quelle ragazzine e mettiti tu a fare le bolle!
forza fatti valere!


lui mi ha guardata dubbioso.. non c'è andato..
ma deve avergli confuso un tantino le idee.

e.

giovedì 15 settembre 2011

aiutateme

in questi giorni la mia vita è infernale.
tommaso è a casa dal nido che è ancora chiuso per lavori e riprenderà ad ottobre, speriamo.
la nonna che ci aiuta sempre, si è purtroppo rotta un braccio e col gesso è praticamente fuori combattimento, soprattutto con la iena duenne che ci gira intorno..
io sono in pieno fermento coi preparativi della serata di open day estrofficina, ci sono milioni di cose da fare, organizzare, decidere ed alcune ancora da pensare.. e il tempo stringe.
sono indietro con il mio lavoro, quello vero, quello che al momento mi fa mangiare, nel weekend cercherò di rimettermi in paro, anzi dovrei consegnare delle cose proprio entro il 18... 
in tutto questo, il papi è spesso fuori per lavoro, e i guests imperversano su questa barca che sta piano piano affondando. non riesco neppure ad andare a trovare la mia di nonna..
e poi dovrei tagliare i capelli.. ecco

ve lo ricordate lo spot della tim?
e.

venerdì 9 settembre 2011

gli uomini della mia vita

parafrasando davenne

il primo lo baciai sulla guancia, ma la mia amica lo amava e lo lasciai stare.
uno continuavo a chiamarlo a casa, quando i cellulari non esistevano,
ma rispondeva sempre la madre ed era sordomuta...
uno aveva una moto arancione con la scritta marlboro, ci incontravamo ogni giorno al muretto.
uno era troppo grande e mio padre non voleva che ci parlassi nemmeno.
un altro mi faceva impazzire, ma scelse la mia amica, sempre lei, 'sta stronza.
ad uno ho dato il mio primo vero bacio, solo perché le mie amiche l'avevano già dato.
uno l'ho rimorchiato facendogli un preventivo..
uno mi piacerebbe fosse ancora qui.. per poterci parlare.
con uno ci ho fatto sesso dopo dieci minuti che lo conoscevo.
un altro mi ha baciato e mi ha sconvolto l'esistenza, non credo di essermi ancora ripresa.
con uno ci ho fatto un figlio.
uno mi scriveva lettere d'amore ogni giorno, ma scopava con un'altra.
poi ha capito che mi amava intensamente ma ero io a scopare con un altro. troppo tardi.
con uno ci litigo da almeno 35 anni, è il nostro rapporto.
di uno sono stata l'amante.
uno è stato il mio amante.
con uno litigavamo appassionatamente. era il mio capo.
con uno siamo andati a vedere case da comprare, ma non l'abbiamo comprata, per fortuna.
uno mi mette i piedi in testa, letteralmente.
uno è stato la mia vita per un sacco di tempo, ed io la sua.
con uno ci uscivo in contemporanea ad altri due..
uno era un militare, e anche ingegnere. oddio..
con uno eravamo fuori per lavoro, e mi ha detto: "questo è il numero della mia stanza, se hai bisogno.."
uno rimango incantata a guardarlo mentre dorme.
con uno ci siamo baciati davanti alla sua ragazza. ma mentre io ero ubriaca, lui no.. che casino..
uno mi ha scritto su un foglio: "il tuo sorriso, la mia vita", ce l'ho ancora.
uno non ha avuto il coraggio di amarmi, peccato.
uno mi ha confessato di amare la mia migliore amica, sono sposati ed hanno due bimbi.
uno ho sognato che mi diceva "ti amo", alquanto improbabile.
con un altro ci siamo guardati intensamente e ci siamo amati subito, alla follia.
da uno mi sono fatta fotografare nuda.
uno aveva padre pio sul comodino mentre facevamo l'amore.
uno mi sarebbe piaciuto fosse johnny deep.
con uno ho fatto sesso virtuale, ma quando l'ho incontrato, ho fatto finta di non essere io.
uno mi diceva parolacce quando facevamo sesso.
con uno ci avrei fatto di tutto, ma viveva dall'altra parte del mondo.
uno è il mio migliore amico.
con uno siamo andati a londra e poi mi ha mollato.
con uno sono stata una stronza.
uno mi ha detto ti amo troppo per questo devo lasciarti.
per uno ho piantato un seme di girasole
e quando è nato il fiore gli ho messo il vaso davanti alla porta di casa.
uno ha fatto 200 chilometri in bicicletta solo per vedermi.
un altro l'ho pedinato sotto casa e l'ho beccato che stava con un'altra.
per uno ho versato litri e litri di lacrime.
per uno ho scritto tanto, diari, lettere. anche cose che non leggerà mai.
uno si faceva fare di tutto, adoravo pettinarlo, gli ho voluto tanto bene.
per uno avrei dato l'anima, ma non ero ricambiata.
con uno sono stata beccata mentre facevamo sesso. a scuola.
uno mi ha conquistato vendendomi una bottiglia di vino.
uno non l'ho ancora incontrato.
uno quando mi guarda, so che potrei morire per lui. anche adesso.

e.

dedico questo post a:
leonardo, alessandro, massimiliano, dario, alessandro,  massimo, quinto, maurizio, matteo, luca, giancarlo, tommaso, daniele, dario, nonno, roberto, johnny, cristiano, davide, luigi, papà, mario, e a quelli che ho dimenticato e di cui il nome non lo so.

mercoledì 7 settembre 2011

ci risiamo

il fatto è che ci sono dei momenti in cui non vorresti essere dove ti trovi.
e non è detto che tu abbia un posto dove voler stare,
vorresti solo volatilizzarti, sparire nel nulla, senza lasciare traccia.
e senza lasciare nessuno a chiedersi dove sei, che fine hai fatto e come stai..
ci sono dei momenti, in cui ti pesa persino respirare,
e fatichi a non piangere per qualsiasi cretinata, figuriamoci per le cose importanti.

il fatto è che quando ti senti così, dovresti chiuderti in casa, da sola,
e passare qualche giorno davanti alla televisione guardando vecchi film e mangiando gelato.
oppure fare i bagagli e andare nel tuo posto, come facevi fino a qualche anno fa,
in solitudine in cima al mondo, in cima al tuo mondo,
a guardare giù per vedere quello che succede..e guardare dall'alto aiuta.

ma in certi momenti, non puoi proprio staccarti dalla tua dura e cruda realtà,
che tu ne abbia voglia o meno. e devi restare incollato a terra,
senza poterti lasciare andare alla tempesta che passa,
facendo resistenza al vento, al freddo e alla pioggia.
e anche se vorresti mollare la presa e farti portare lontano chissà dove.. non puoi farlo.

non puoi farlo per te stessa e per tuo figlio soprattutto.
non puoi farlo per chi ti sta vicino e ti vuole bene,
e sopporta i tuoi sbalzi d'umore anche se non li capisce e non li capirà mai.
non puoi farlo perché resteresti con un pugno di mosche,
ancora una volta. e non sai se ti capiterà ancora un'occasione così importante.
e non sai se resteresti in piedi a 'sto giro.
non puoi farlo perché ti manca il coraggio forse.
e anche perché sei forte invece, e resisti, perché sai che passerà questo momento.
o almeno ci speri. speri di poter arrivare in fondo a qualcosa di importante,
in cui hai creduto per molto tempo e in cui in parte ancora credi, anche se è tutto diverso,
tutto difficile, tutto ostile e sembra più facile la via di fuga.
e se così non fosse, sarai comunque contenta perché saprai di avercela messa tutta.
e.


Life is what happens to you, while you're busy making other plans. John Lennon

domenica 4 settembre 2011

te l'avevo detto..

feci un post esattamente dieci mesi fa,
in cui si parlava di volgavità e di come ovviarle
dato che un nanerottolo si aggira per la casa, riportando delle espressioni sostitutive.
non vi metto il link ma copio-incollo, la sua parte sostanziale, qui sotto:

tipica espressione: oh merda - oh cazzo
espressione sostitutiva: accidenti - accipicchia - caspita - oh no - dannazione

t e: che palle
e s: che noia - che pizza

t e : sei un coglione
e s: che briccone

t e: che idea del cazzo
e s: che idea balzana

t e: rompicoglioni - cagacazzi
e s: rompiscatole - sei un peperino - ma com'è vivace - che bischero


t e
: e che cazzo
e s:  che diamine

t e: porcaputtana - porcocazzo
e s: porcapaletta - perdinci - dannazione - perdindirindina

t e: è una cazzata
e s: ma che baggianata

t e: ma guarda 'sta zoccola - puttana - baldracca - troia
e s: ehi, ma guarda un po' questa qui..
(si accettano suggerimenti a tal proposito)

t e:  testa di cazzo - figlio di puttana - pirla - cretino - stupido - rincoglionito - scemo
e s: sciocco o sciocchino - sciapo - mentecatto - testa di gnu
t e: che sfiga - che culo
e s: che sfortuna - che fortuna

t e: fatti i cazzi tuoi
e s: fatti gli affari tuoi - sei un ficcanaso -  impiccione - curioso - pettegolo
t e: vaffanculo - fottiti
e s: vai a quel paese

t e: stronzo - cafone - rotto in culo - bastardo
e s: maleducato - poco di buono - buffone

t e: leccaculo
e s: ruffiano

t e: sono incazzato - incazzatura
e s: sono fuori di me - sono arrabbiato - arrabbiatura

quindi per riassumere:

A= accidenti, accipicchia, arrabbiatura
B= balzana, briccone, buffone, bischero, baggianata
C= caspita e caspiterina,
D= diamine, dannazzione
F= ficcanaso
I= impiccione
M= mannaggia, mentecatto, maleducato
P= peste, perdinci, porca paletta, peperino, poco di buono, pettegolo, perdindirindina
R= rompiscatole, ruffiano
S= sciocco, sciapo
T= testa di gnu
Z= zuzzurellone

beh.. volete sapere com'è andata a finire?
che mio figlio dice comunemente la parola "cazzo"
con cadenza alla jovanotti, e cioè "casso"
e lo dice con una certa devozione e al momento giusto, non a caso..
cazzo..
e.

lunedì 29 agosto 2011

è andata

stiamo per rientrare a roma.
ancora un paio di giorni e ci dobbiamo staccare da questo paradiso..
che dire..?
la cena di classe dell'ultimo post è andata benissimo
..non ci crederete mai.. ma niente foto..
scusate le avevo promesse, ma c'erano troppe cose da fare...
dico solo questa, per far riconoscere il cancello di entrata,
che comunque era l'unico e quindi non potevano sbagliare,
ho appeso personalmente una bambola enorme
-mi perdonerà la dolce proprietaria ma era troppo bella-
vestita da principessa con tanto di mantello rosa e coroncina,
con un cappio al collo a 4 metri di altezza, poi denominata l'impiccata.
il resto è storia, aperitivo in piscina con bagno in acque quasi termali,
poi tutti in cucina ad aiutare per la cena,
barberque soprattutto di carne ma anche di verdure per i vegetariani,
bruschette e pizza di mezzanotte ripiena di nutella.
ho offerto posti a dormire, ma abbiamo chiacchierato con alcuni fino alle 4,
non sono serviti.. :-)

solo l'idea di dover tornare a casa mi fa impazzire..
anche se in questi venti giorni circa più di qualche volta ho dormito a roma,
perché ero in giro e non volevo tornare fin qua, ma era diverso, era la trasgressione in quel caso..
ora non si gioca più si torna, ai nostri 40metriquadri,
ai nostri guests provenienti dal resto del mondo, alla nostra routine..
ma l'estate è ancora qua, attaccata alle nostre strade infuocate..
che amarezza...
e.

giovedì 18 agosto 2011

estate ad oltranza

come tutte le estati, ci siamo trasferiti nella nostra residenza estiva: 
la casa dei nonni in vacanza..
siamo qui da una decina di giorni e devo dire che la vita in campagna è tutta un'altra storia..
verde a perdita d'occhio, piscina, piante da innaffiare, cani e gatti da accudire e con cui giocare..
soprattutto per tommaso è una gran cosa, per questo siamo loro grati per questa possibilità..
è un'alternativa che ci dà un bel po' di respiro e che ci trascina fuori dalla morsa calda dell'asfalto romano..
è incredibile come solo in pochi giorni, ci si dimentichi di cos'è la vita in città, anche se ad agosto è più vivibile e quello che vi pare..
ma svegliarsi e guardando fuori dalla finestra, vedere il verde, piuttosto che il muro grigio di smog e scrostato della casa di fronte, ha dell'incredibile, è rigenerante e salutare.
Per non parlare del fatto che tutti gli amici che vivono in zona passano spesso a trovarci e che ogni giorno siamo minimo in 6 a cena... devo dire che anche se è stancante, per noi che durante l'anno siamo quasi impossibilitati a vedere gli amici a casa nostra, dato che la casa è minuscola e che non abitano vicini, è un immenso piacere.
e così abbiamo da dieci giorni il forno a legna in giardino acceso, ad oltranza.
e se di sera, sforna pizze, arrosti e verdure gratinate,
di mattina quando le temperature si sono abbassate, pane profumato e dolci..
potrei vivere di questo, lo giuro.

e così inventiamo pretesti per vedere più gente possibile in questi giorni di beatitudine.
ed inventiamo feste, ricorrenze e quant'altro..
e così si festeggia san lorenzo,
la vigilia di ferragosto,
ferragosto (con pranzo e cena e aperitivo con festa in piscina e gavettoni)
post ferragosto,
poi la fine dell'estate anche se ci manca un sacco di tempo e quant'altro..
ad esempio, vi ricordate la cena di classe??

bene, questo sabato si replicherà, per fortuna non nel mio miserrimo appartamento stavolta..
ma qui in campagna, a casa dei nonni-ignari-partiti-per-il-mare.

vi racconterò come si mette..
non ho ancora deciso il menù anche se a differenza della volta scorsa sarà molto più semplice data la disponibilità di spazio e mezzi.
staremo a vedere... a presto con foto e dettagli.
e.

PS: ho tralasciato volutamente tutto ciò che intorno a me è merda, meglio non pensarci...