venerdì 20 novembre 2015

festa dell'albero

Tommaso va in prima elementare quest'anno.
Abbiamo scelto una scuola alla periferia di Roma piuttosto che la scuola del paese più vicino.
Abbiamo provato con la materna, ma la mancanza di comunicazione, l'inedia e l'indifferenza della scuola nei confronti dei bambini e del paese mi ha lasciato di stucco.
Non un'iniziativa, nessuno stimolo per questi bimbi, nessuna reazione a proposte fatte, né da parte della scuola, né da parte delle maestre, né da parte degli altri genitori.
...mah.. la scuola non deve essere un parcheggio, a mio avviso, e tutto questo mi ha spinto a cambiare direzione, nonostante inizialmente fossi molto convinta che andare a scuola in paese avesse un fascino diverso dall'andare a scuola in città....
E' così che siamo finiti alla scuola primaria statale di Collidoro, alle porte di Roma, in periferia ma pur sempre città.
Ogni venerdì la scuola, insieme ad un'associazione volontaria che opera sul territorio, organizza un Pedibus che accompagna i bimbi a scuola a piedi.
Ci si incontra mezz'ora prima dell'ingresso a scuola e si fa un percorso in mezzo alla natura tutti insieme, mano nella mano, tra gli alberi.
Io lo trovo poetico, per i bambini è solo un momento di svago, ma è una bella carica energetica prima di entrare a scuola.
Oggi è la festa dell'albero e prima di entrare abbiamo piantato un ciliegio, davanti scuola.
Evviva!
e.






















venerdì 30 ottobre 2015

halloween




domani sarà halloween
una festa giovane, frizzante e dinamica.
sognavo di sposarmi ad halloween vestita di arancione.
non so perché la sento così tanto questa festa,
forse perché è dissacrante,
forse perché è discussa,
forse perché è anticlericale.
boo mi piace.

sarà che adoro l'autunno.

com'era...?
"tremate, tremate, le streghe son tornate"

e.

venerdì 20 febbraio 2015

aggiornamenti

un anno è passato dall'ultima volta che ho scritto qui.
non mi manca questo posto. mi manca scrivere però.
la mia vita è cambiata totalmente.
da dove comincio..
il lavoro, l'ho cambiato.
mio marito (e sì ci siamo sposati...!) dice che io ogni 2 anni devo cambiare lavoro perché mi stufo.
sarà vero, sarà perché sono dei gemelli, sarà perché dopo un po mi annoio.
di fatto mi sono licenziata dallo studio legale che mi ha dato da vivere per quasi 3 anni e, da 6 mesi circa, lavoro esclusivamente per l'etichetta musicale inglese.
ho aperto una partita iva, sono una freelance ora.
lavoro da casa, con gli orari che decido io, ma con delle scadenze trimestrali.
'na figata.
a parte il "pigiama"e il non avere un ufficio e quindi colleghi non virtuali.
anche matteo ha finalmente un lavoro vicino casa, quindi passiamo molto più tempo insieme tutti quanti.
diciamo che cambiare lavoro, fondamentalmente, mi ha cambiato tante abitudini.
ora sono io che vado a prendere tommaso a scuola,
io che lo porto al parco,
io che gioco con lui,
io che socializzo con le altre mamme le quali credevano che il mio lui fosse un ragazzo padre (..?!),
io che vado alle riunioni a scuola e che parlo con le maestre,
io che faccio la spesa, la lavatrice, il pranzo, la cena, oltre a lavorare.
mi sa che mi sono fatta imbrogliare..ma va bene così.
sono felice. sono fortunata.
ho una bellissima famiglia e una vita che mi somiglia, piano piano sempre di più.
ci siamo sposati a fine luglio, lo abbiamo deciso a giugno, è stato il più bel matrimonio a cui ho partecipato, e non perché era il mio, metterò delle foto.
niente luna di miele, siamo stati solo una settimana in campeggio..
volevamo fare un bel viaggio a primavera ma sono venuti i ladri a casa un mese fa ed i soldi del viaggio li abbiamo dovuti usare per aggiustare la finestra che hanno rotto per entrare. pazienza.
tommaso cresce, inizia a scrivere e a leggere qualcosina. a settembre andrà in prima.
abbiamo scelto la scuola. che cosa difficile.
da pochi giorni è morta nonna maria, la mia ultima nonna. che tristezza.
sto davvero diventando troppo grande.
vorremmo che tommaso avesse un fratello o una sorella, ma non ne vuole sapere (nè l'uno, nè l'altro/a).
spero di tornare a scrivere.
e.