giovedì 28 aprile 2011

la lampadina

voglio mettervi alla prova.
sono giorni, che ho diffuso tra i miei amici questo germe.
che in realtà non credevo tale, fin quando non ho visto gli effetti devastanti che sta producendo intorno a me.
hihihihihi..

un indovinello.
è una cosa seria, è un esempio che viene utilizzato spesso nei corsi di marketing, per esprimere un certo tipo di pensiero di cui però non voglio parlare ora e qui.
quindi non imbrogliate. non ci sono trucchi, inganni o giochi di parole.
seguite il filo del pensiero e troverete la risposta logica.
la risposta è sicura, non ci sono margini di errore.
pronti?
bene.

eccolo:
c'è una lampadina in una stanza.
l'interruttore che la accende si trova in un'altra stanza dalla quale, ovviamente, non si può vedere la lampadina.
gli interruttori in realtà sono tre, ma solo uno accende la lampadina.
si può andare una sola volta a controllare la lampadina.
come faccio a sapere con certezza quale è l'interruttore che la accende?


condizioni iniziali:
lampadina spenta 
interruttori spenti


chi lo conosce già per favore si astenga, sono così curiosa di sapere come pensate.
in questi giorni sto sentendo le cose più assurde.
e.

NB: la soluzione è già nei commenti, per cui chi volesse cimentarsi, eviti di leggere.

martedì 26 aprile 2011

BIA

questa canzone mi sta tormentando,
primo perché una parte del musical a cui partecipo, è ispirata a questa canzone
e c'è tutta la parte dello scioglilingua ma fino alla zeta, pare..
e poi perché tommaso continua a volerla risentire, ballando e dettando lui i passi che dobbiamo ripetere. 
certo che è veramente carina però.. ve la ricordavate..?

b e a b e e ba be b e i ba be bi b e o ba be bi bo b e u bu ba be bi bo bu
c e a c e e ca ce c e i ca ce ci c e o ca ce ci co c e u cu ca ce ci co cu

d e a d e e da de d e i da de di d e o da de di do d e u du da de di do du
f e a f e e fa fe f e i fa fe fi f e o fa fe fi fo f e u fu fa fe fi fo fu 

e.

sabato 23 aprile 2011

armiamoci e partite

ore 20:30
Lui: sai pensavo che se stasera ci prepariamo tutto, anche le cose di Tommaso, domattina quando ci alziamo, dopo la colazione partiamo immediatamente. senza perdere tempo insomma.
Emanuelas: perfetto! lo pensavo anche io, così non arriviamo tardissimo a casa del nonno. dopo cena ci mettiamo e lo facciamo.
ore 21:30
tutti ancora a tavola, col nano che fa i capricci.
Lui (al telefono con un amico): io tra 10 minuti al massimo esco e ti raggiungo. a dopo.
Emanuelas: (....)?!  .... !?

ore 23:00
la mamma è appena ridiscesa dalla camera, dove il nano si è finalmente addormentato, superando i limiti storici della nanna tardi.. ed ora lavora un po', sempre la mamma.

mi sa che domattina, se vuole partire subito dopo la colazione, il Papi, si dovrà alzare molto molto presto.
U_U

ah, dimenticavo: buona pasqua

e.

mercoledì 20 aprile 2011

rapimento alieno

vorrei essere rapita degli alieni, essere portata via, da qualsiasi parte,
e che mi tenessero addormentata, per un tempo indefinito, per potermi studiare (?!).
e poi che mi riportassero qui esattamente dopo qualche nano secondo,
ma il tempo realmente trascorso per me è di un mese (ma anche una settimana non sarebbe male),
durante il quale mi sarei riposata e non avrei pensato a niente.
ecco questo vorrei per il mio compleanno.
c'è una mesata di tempo per organizzare il tutto..
io la butto là.

e.

martedì 19 aprile 2011

basta poco che ce vo..?

c'è che una mattina, quando meno te lo aspetti, e la giornata è più grigia del solito, 
entri in una stanza con fare sbadato, trascinandoti l'aspirapolvere e il sacco della biancheria sporca,
e trovi questo, e resti a bocca spalancata, e pensi che a volte per regalare un sorriso, basta davvero poco.
grazie.
e.


lunedì 18 aprile 2011

limite superato

e un'altra bella giornata dimmerda sta per finire..
la notte è giovane, direte.. ma io no.
ne ho abbastanza di oggi.
e.

ps: meno di 100 caratteri, altro che twitter..

sabato 16 aprile 2011

una madre

"Ha rischiato di morire", le aveva detto un'infermiera. Ma era una sciocchezza; era ovvio che non sarebbe morta: aveva dei bambini, e quando si hanno dei figli, si è obbligati a vivere. (tratto da Ristorante nostalgia - Anne Tyler)

pensavo che è vero che quando diventi madre, smetti di pensare a te stessa,
anche se sei molto molto egoista. come me.
e.

dicesi: sindrome dell'illuminata come direbbe mia sorella.

venerdì 15 aprile 2011

UOMINI - istruzioni: agitare bene prima dell'uso - Ci fai o ci sei?

eccoci di nuovo qui, non sapevo che sarebbe successo e che sarebbe stato così presto, ma è capitato.
e non sapevo che avrebbe preso questa piega, quale piega vi chiederete? booo non saprei.. 
comunque una mia amica, mi/ci chiede consigli, riassumendo brevemente quello che le sta succedendo. 
e quindi posto. di seguito le mie considerazioni.


Vi è mai capitato di trovarvi nell'occhio del ciclone? Non so se rende l'idea. 
Quando quel famoso "quando meno te l'aspetti" si realizza? 
Quando quello che cerchi da sempre è davanti ai tuoi occhi, è lì che ti aspetta?
Ebbene, a me è successo. E forse mi sta continuando a succedere (...).

La Primavera è dentro di te, ti congratuli con il Signore (anche se non ci credi) per aver fatto il cielo proprio di quell'azzurro; lasci attraversare aspiranti suicidi in diagonale e lo fai con il sorriso. Sembri un ebete. Gli amici lo percepiscono lontano un miglio che c'è qualcosa di nuovo nella tua vita.
Ti senti FELICE. 

Alla sottoscritta non era mai capitato, almeno non a questi stratosferici livelli, nonostante storie più o meno importanti. Succede e senti che la vita è una cosa meravigliosa. Ti senti invincibile. E ti basta uno sguardo (il suo) per guardare il Paradiso(mi sarebbe venuto il diabete una volta a leggere certe cose, sappiatelo).

Poi capita sempre qualcosa che ti scaraventa a terra. E lo sapevi che prima o poi sarebbe accaduto.
Tutto meraviglioso, tutto vivo, tutto vero...un pizzico di paura, ma fa parte del gioco, ci sta. 
Però poi...

Ora temo di banalizzare il tutto. Immagino la vostra espressione di "lo sapevo, tutti così".


Solo che l'altra parte, Lui, esce da una lunghissima relazione e nonostante si sia ripreso, dice ora di non avere la testa per una storia, anche se io sono "la persona giusta,ma al momento sbagliato".
Quindi a me la scelta.
Se continuare così, e chissà magari un giorno. Oppure addio con Dio.

Si, ho decisamente banalizzato.
Perché anche io leggendo una cosa simile penserei che è uno dei soliti, che si vuole solo divertire, ma trovandomi nell'occhio del ciclone vi dico che non è così. Che lo sento vero, sincero. Che praticamente sembriamo una coppia (lo sento e lo vedo molto di più di quanto abbia mai visto o sentito il mio terribile ex). La sua voce, i suoi occhi... non voglio rinunciarci ma chi me lo dice che così continuando non mi faccio solo del male, chi mi garantisce che dopo  "la gavetta" non mi ritrovo con un pugno di mosche? 
Io credo che non ci sia mai un "momento giusto per..."


La vita come diceva "qualcuno" è come una scatola di cioccolatini, quello che ti capita ti mangi (che poi mica è vero,io se mi capita quello fondente o non lo prendo o lo rimetto vagamente nella scatola).
Lui però è il cioccolatino che ho sempre preferito.       

Attendo vostre "delicate" osservazioni. 
M.


ora io mi sento la persona meno adatta a dare consigli dato che la mia vita sentimentale è ben lontana dall'essere perfetta, anche se un uomo ce l'ho e me lo tengo stretto, e quindi non li do (seeee..).
ma si richiedono delicate osservazioni, per cui mi appresto.

la fanciulla è palesemente innamorata (forse innamorata è un parolone, diciamo infatuata insomma si è presa una cotta, come si diceva un tempo), e quindi ha delle aspettative, come dicevamo qualche post fa.
lui anche sembra innamorato, è uno che il giorno dopo richiama. è attento, la cerca, la chiama anche per la buonanotte etc. etc. proprio come se stessero insieme.
ma ad un certo punto, fa dietro-front.

non è che ha cambiato atteggiamento attenzione, ha solo detto: se vuoi una storia non sono pronto.

costui è stato sicuramente onesto a mettere le carte in tavola.
ma ha paura ad impelagarsi in una cosa seria oppure è uno dei soliti figli di puttana che ci sanno fare,
e che una volta catturata la preda, perdonate il gergo, si scarica le responsabilità??
in fondo questa premessa, gli parerebbe il culo quando e se si dovesse stancare...
te l'avevo detto che non volevo una storia..

come si fa a capire? non si può capire, se non siete di palladivetro dotate, secondo me..
contano molto le sensazioni. anche se potrebbero essere falsate quando ci sono in mezzo i sentimenti...
quindi, per me non resta che viversela alla giornata (ed ecco il consiglio non richiesto), accettando il rischio, di ritrovarsi poi con niente in mano.
come dico spesso, meglio una storia breve ma intensa che non una lunga che sa di poco, e lo dico per esperienza. certo l'ottimale sarebbe lunga, variegata ed intensa, ma non si può avere tutto e la perfezione si sa non è di questo mondo.
e.

NB: chi volesse usare questo spazio per dire quello che pensa dell'universo maschile, anche gli uomini ovviamente (anzi soprattutto, chi meglio di un uomo?!), è il benvenuto. 
potete scrivermi a emanuelas73@gmail.com

giovedì 14 aprile 2011

me ne frego (explicit)

sembra il tema della giornata

ci vado di rado, tanto è inutile..
così sono andata solo per il colore,
ma ero là, c'avevo la mattinata libera e
'cazzo mi frega, quasi quasi li taglio... 
massì 'cazzo mi frega, quasi quasi due striscioline di colore..
sìsì fai te, non ho neppure la testa per pensare..
dopo quattro ore chiusa lì dentro ne sono uscita,
quasi bionda e con un taglio super-corto un po' afro..
dico solo che mi ha dato una cera increspante da applicare..
O_o
ora sembro un leone..

sono troppo corti, cotonati e manco il colore mi piace
'cazzo mi frega, tanto ricrescono
e al limite domani vado al supermercato e compro uno shampo castano..
'fanculo gli hair stylist dei miei coglioni..
e.

ehm.. sorry per lo sproloquio, ma da qualche parte dovrò pure lasciarmi andare no??!

martedì 12 aprile 2011

random day

oggi giornata proficua.
lavorato molto poco, ma soddisfazioni tante.
per prima cosa stamattina ho risentito, dopo un sacco di tempo (credo 9-10 anni forse),
un vecchio amico dei tempi dell'università, una di quelle persone che ti restano nel cuore, di cui hai un bellissimo ricordo. neanche a dirlo, questa cosa mi ha rallegrato la giornata e mi ha messo di ottimo umore.
il pomeriggio si presentava arduo in quanto Lui era fuori a giocare con un suo amico e a me toccava la gestione del nano in toto e si sa che dalle 3emezza alle 7emezza sono le ore più toste.
ma ce la siamo cavata, certo non gratuitamente, ma insomma...

sono andata a prenderlo ad nido in metro anziché in macchina,
e per tornare a casa abbiamo fatto il tragitto a piedi facendo una passeggiata memorabile,
da piazza della repubblica a piazza mazzini (all'incirca) passando per via nazionale, via del corso e via flaminia, con danni irreparabili lungo il tragitto...
per prima cosa, mi sono lasciata convincere, ma lo ero già, a diventare sostenitore di greenpeace, pensare di poter fare qualcosa di buono per il pianeta, mi fa stare bene.
con Tommaso poi siamo stati al Palazzo delle Esposizioni, ed abbiamo visto una bellissima mostra fotografica del National Geographic, i colori del mondo, davvero molto bella. 
quattro i colori principali con i quali i fotografi raccontavano il pianeta. 
con il rosso, erano rappresentati la terra, il fuoco e le persone, i rapporti umani, con il verde la natura, con l'azzurro il cielo e il mare, con il bianco la purezza, e le specie a rischio di estinzione.
è piaciuta anche al nano, oltre ad essere molto colorata, c'erano tanti animali fotografati e bambini per cui ha apprezzato sinceramente, oltre ad essersi beccato doppia dose di caramelle... 


bene, la fase culturale è durata una mezzora, dopodichè mi sono dovuta prestare ad una passeggiata per le vie del centro, con quello che ne consegue, cioè folla di turisti, nano spazientito, quindi gelato consolatorio, e poi un po' di negozi, neanche poi molti.

feltrinelli - dove ho preso due libri di Anne Tyler, scelti accuratamente solo per le loro cover, oltre che per come suona il titolo. della stessa ne avevo letto uno da poco, le storie degli altri, che mi è piaciuto parecchio.  e siccome io vado a rotella, quando me ne piace uno li devo leggere tutti, pure quelli sfigati. sono fatta così che devo fare?

   

ma ho preso anche questo:

va bene, anche questa parentesi era vagamente culturale. 
ma poi c'è stata quella ludica.
e cioè l'ho portato da camper, che è il mio paradiso, vabbè ludica per me direte..e invece no! sono rimasta a bocca aperta nel vedere il nano rilassato e a suo agio in quel luogo di perdizione... tant'è che si è anche fatto provare delle scarpe, che gli sono piaciute e non ha voluto più togliere.
così mi sono sacrificata e già che c'ero le ho provate anche io delle scarpe, che poi io lo so che quello è il mio punto debole, e che non ci devo proprio mettere piede là dentro.. e neppure io le ho volute più togliere...
insomma le ho comprate, entrambe. giocandomi un quinto del mio stipendio da semi-disoccupata U_U

 

poi l'ho riportato a casa, poraccio era esausto, era la prima volta che veniva a fare shopping con me..
e quando ha visto il padre gli si è avvvinghiato alle caviglie e non l'ha mollato fino a poco fa che è andato a dormire. 
eh, son soddisfazioni... =)
e.

sabato 9 aprile 2011

sabato

il sabato è sempre stato un giorno importante nella mia vita e il modo di viverlo indicativo dell'età del momento.

quando ero molto piccola, sognavo di poter uscire di sabato sera e di poter fare tardi.
ma mio padre me lo impediva, quindi al massimo era il sabato pomeriggio e rosicavo da morire quando le amiche mi raccontavano di feste o discoteche o passeggiate serali, ne ho sofferto parecchio.

poi c'è stato un periodo della mia vita durante il quale il sabato era 'sacro'.
erano le prime volte che annusavo la libertà.
ed era il periodo in cui se non fai qualcosa di sabato sera sei uno sfigato.
era il periodo in cui per forza dovevi inventarti qualcosa da fare, di qualsiasi genere.
che fosse scatenarsi in discoteca, andare a giocare al bowling, a cena fuori e poi pub ad ubriacarsi, andare ad un concerto, ad una festa privata o a passeggiare in centro, faceva poca differenza. di sicuro dovevi essere fuori di casa sabato sera, per non rientrarci prima delle 3 di notte. massimo le 3eunquarto.
con tua madre che teneva d'occhio la sveglia sul comodino e ti diceva sei tu? quando aprivi la porta felpatissima.. e chi vuoi che sia a quest'ora, ma'..

poi c'è stato il periodo della ribellione, dove cazzo, io di sabato sera non voglio proprio uscire! c'è troppa gente, casino, tutti pischelli... no-no, io preferisco il venerdì. il sabato al massimo mi guardo un film in videocassetta (perché allora i dvd ancora non c'erano), col plaiddone ed il gelato in pigiama e ciabatte, anche perché c'ho casa libera che i miei escono con gli amici.

poi c'è stato il periodo del ritorno di fiamma, ma random, non fiscale.
si usciva di sabato sera, ma indifferentemente, come il martedì o il venerdì o la domenica, e non tutti i sabati. di sabato magari si evitavano i locali del centro più affollati, per evitare la calca che non c'è mai piaciuta.. ma no comunque la discoteca a noi no.. non ci piace più. oramai noi andavamo a campo de' fiori, ai concerti jazz, blues, reggae, nei centri sociali a volte, o all'estate romana..quanto ci piaceva l'estate romana, in quel periodo...

poi c'è stato il periodo che tutti c'avevamo una casa, e quindi non eravamo costretti per forza ad uscire il sabato, quindi giù cene su cene, o dopocene. a casa nostra o a casa di amici. ogni sera si presentava qualcuno, anche solo di passaggio, ma il sabato in particolar modo. con il risultato solito, gran caciara, risate divertimento, canne, musica, vino e chiacchiere fino alle 4 del mattino.

poi c'è stato il periodo del nano appena arrivato.. che il sabato nemmeno sai che è in cartolina, e che nemmeno te ne frega niente, perché sei talmente stanco che neppure se ci fosse freddy mercury in persona nel tuo salotto penseresti di alzarti dal letto e anzi gli diresti ssshhh non fare rumore...
e così i sabati sono un po' cambiati, con al limite gli amici che passavano da te e che a una certa quando andavi a dormire al massimo gli dicevi l'ultimo che esce si tira dietro la porta e spegne tutte le luci e anzi.. c'è la spazzatura in cucina. grazie.

poi quel periodo è passato ed abbiamo ricominciato ad uscire anche col nano molto piccolo, anzi direi che fino ai suoi 8-9 mesi ce la siamo spassata. certo, sembravamo dei profughi quando ci presentavamo alle feste o casa della gente trasportandoci anche il letto da campeggio.. ma insomma..ci si abitua a tutto..

poi c'è stata la fase tosta, della routine da impostare e il nano da programmare sembrerà brutto ma è così.. quindi sabato o non sabato il nano massimo alle 8emezza-9 deve stare a letto ed ho rinunciato volentieri a serate fuori quando non potevo lasciare nessuno a guardarlo per non sconvolgere il suo piccolo mondo di certezze.

adesso il sabato è un giorno come un altro, a volte usciamo a volte no, più le volte no veramente, ma non ci facciamo più caso, questa è la cosa grave. e te ne accorgi solo quando lo passi come stasera al computer e ti accorgi che non c'è nessuno dei tuoi amici con cui scambiare quattro chiacchiere e allora pensi uh...già, è sabato..

e così sembra di essere tornata un po' indietro,
e ti sembra di essere una sfigata se di sabato sera stai a casa.
ma anche no. pensi che è la vita che cambia, bisogna solo farsene una ragione.
e anche, che ci saranno tempi migliori, e che questo è un periodo passeggero...

ma stasera mi rode il culo, per cui.
e.

venerdì 8 aprile 2011

UOMINI - istruzioni: agitare bene prima dell'uso

è un po' che ci penso e butto giù delle cose in proposito,
pure abbastanza sconclusionate, aggiungerei.
pertanto mi accingo ad inaugurare una rubrica sugli uomini 
(abbiate pietà di me e passatemi il termine, please).
sarà una banalità lo so, ma ora ho bisogno di farlo.
non avrà una cadenza settimanale o mensile fissa.. 
ci sarà a mia unica e insindacabile discrezione. forse.





UOMINI (agitare bene prima dell'uso, non credo abbia bisogno di spiegazioni) 
ho smesso di cercare di capirli da tempo.
c'è quel libro: Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere, dovrò decidermi a leggerlo prima o poi... 
beh è un dato di fatto.
è assodato che ci siano delle differenze oggettive tra NOI e LORO.
e quindi si cerca di farsene una ragione. 
però.. però..
anche se cerchi di tenerle ben chiare in mente queste differenze
ci son delle volte che resti di stucco. nemmeno fosse un barbatrucco (beccateve pure la rima con annessa dotta citazione). 
delle volte, resti così, come un'idiota, di fronte all'atteggiamento dell'uomo che credi di conoscere e capire.

ci sono persone (uomini) con cui stai bene insieme, c'è feeling, e il piacere di vedersi..
e quindi capita che si passino delle meravigliose serate, 
dove non necessariamente si va a sfociare nella notte di sesso, ma anche sì, non è questo il punto. 
il punto è che il risultato non cambia molto, la differenza non c'è. 
c'è solo un fatto, sicuro e garantito, 
ed è che il giorno (i giorni) dopo sono dei mostri.

non ti chiamano, ti ignorano.
se li chiami tu (grosso errore) sono evasivi, distaccati, freddi.
se gli chiedi cos'hai? ti rispondono niente perché? con l'aria di chi cade dalle nuvole. 
e se provi a spiegarglielo..che dopo una serata che a te è sembrata perfetta, ma con poco margine di errore, sono passati tre giorni e ancora non si è degnato nemmeno di mandarvi un sms..ti dicono che sei paranoica, quasi infastiditi. 
se pensi che vogliano mantenere le distanze, magari ti sbagli, o magari no. 
sostanzialmente non devi dirglielo, mai.
non devi MAI e poi mai palesare i tuoi dubbi
o tu sarai sempre quella che si fa le pippe mentali..
che rompe, è appiccicosa e tutto quello che può starci.

ma sarà che noi donne siamo troppo romantiche e sentimentali,
ma a noi, il giorno dopo, ci piace proprio pensare a lui,
a com'è stata perfetta la serata, al suo odore sui vestiti
a quello che vi siete detti, a come ti baciava, come ti toccava e a tutto quello che comporta, insomma...
beh.. a loro no.. toglietevelo dalla testa.
o sì, ma non lo ammetteranno mai, nemmeno sotto tortura. 
quindi se il giorno dopo, vi struggete dalla voglia di chiamarlo,
tagliatevi le mani e non fatelo, vi si ritorcerebbe contro.
resistete.  
anche se lo vorreste a tutti i costi rivedere,
e ci sono le condizioni astrali favorevoli,
e non avete impegni,
e sapete che lui non ne ha,
etc, etc, etc.. 
niente.
non fate NIENTE. 
perché se lo fate, lui sarà (da manuale) lontano anni luce.
inventerà delle scuse che sono palesemente delle scuse
e voi ci resterete male, deluse e amareggiate.

e penserete che non vi vuole,
che non è stato bene,
che avete sbagliato qualcosa,
che si vede con un'altra,
che non vi considera,
e farete altre mille elucubrazioni mentali inutili..
          che non è detto siano fondate... 
          è stato tutto perfetto,  solo che lui... bo??
forse ha paura. o forse no. 
vuole solo mantenere le distanze.
prendere tempo, capire. 
o nemmeno.
è solo che è fatto così.
ed è proprio per questo che ci fa impazzire.
e.

giovedì 7 aprile 2011

dammi una E

devo dirvi una cosa..
mi sono fatta convincere, nemmeno con troppa resistenza effettivamente, a partecipare ad un musical.
parteciperò alla rappresentazione musicale e recitata di Allegra nella valle dei suoni - Compagnia Genitori Attori, della scuola nanica.
ora vista così sembrerà una cosa innoqua, ma non lo è.
è una cosa che non ho mai fatto, come dicevo qualche post fa.
mi vergogno da morire, e non ho mai partecipato ad una recita neppure alle scuole elementari,
strano perché pare che io abbia una discreta faccia da culo, dicono, e parlantina e tutte le carte in regola per stare su un palco...
ma non sanno, dico io, che una maschera per confondere la mia timidezza.
e non sanno che ogni volta che devo parlare in pubblico (intendo pubblico pubblico) mi viene l'ansia da prestazione anche se so esattamente cosa devo dire, e devo fare la pipì almeno 7 volte prima della cosa..
non lo sanno..
e non sanno che dover fare una delle vocali, la E esattamente, a questo cazzo di spettacolo,
mi costerà tra qualche anno centinaia di euro in psicoterapia
non lo sanno..

cosa non si fa per i figli..
e.

anzi
U_U

martedì 5 aprile 2011

quando l'abito non fa il monaco

c'è lavavetri e lavavetri..
ed io che mi son sempre vantata di non avere pregiudizi..
invece sì ce li ho anche io...

fino a qualche mese fa, ad uno dei semafori sul tragitto casa-nido, c'era un lavavetri strepitoso.
non conosco il suo nome,
ho sempre pensato di passare a piedi prima o poi per fermarmi a fare due chiacchiere,
ma non l'ho poi mai fatto, credendo di trovarlo lì per chissà quanto altro tempo...
dovevo sospettare che prima o poi avrebbe smesso.
credo sia un rom, o forse no.
un bell'uomo, sui 45, la carnagione un po' scura,
di chi vive all'aria aperta, occhi scuri, molto curato.
sempre rasato di fresco,
pizzetto curatissimo, capelli tagliati.
pulito, vestito bene.
e quando dico vestito bene, intendo proprio bene.

sempre con completi giacca e cravatta,
ma l'ho visto anche vestito casual, con trench di pelle e jeans,
ma sempre e comunque impeccabile,
magari con una pashmina di seta, o con la coppola.
vi giuro, da fotografare.
lo avrei fatto, aspettavo la primavera.
ma niente, dopo le vacanze di natale non l'ho più trovato.
stava lì da mesi.

al semaforo si creava sempre l'ingorgo, la gente faceva la fila per farsi lavare il vetro. lo giuro.
che poi a roma nelle ore di punta, gli automobilisti passerebbero sopra al corpo della propria madre allo scattare del verde..
ed invece no.
tutti calmi, col sorriso, serafici...mai un clacson
per cercare di scambiare quattro chiacchiere col lavavetri.

un tizio una volta gli ha chiesto come mai fosse vestito in quella maniera,
e lui ha risposto: "per me è lavoro, e a lavoro io vado vestito bene"
O_o
da restarci a bocca aperta..

e pensare che io anche a lavoro mi vesto scaciata
(sarà per questo che non ho un lavoro vero...?)

confesso di essermi fatta lavare il vetro anche io,
e anche che una volta gli ho dato due euro, ma il vetro ce lo avevo pulito,
che avevo appena fatto benzina e quello stronzo del benzinaio,
quando metto 20, me lo lava sempre.
U_U

stamattina ad uno dei tanti semafori, si è avvicinato il solito indiano,
l'attrezzo per lavare i vetri in una mano ed i fazzolettini di carta nell'altra,
ho istintivamente chiuso il vetro e fatto mezzo metro in avanti..
e lì ho capito.. che il pregiudizio si nasconde ovunque..
anche quando meno te lo aspetti..
che tristezza.
e.

sabato 2 aprile 2011

venerdì 1 aprile 2011

sbilanciarsi

Lui in ospedale,
il nano con 39 di febbre,
guests che partono e guests che arrivano (con tutto quello che comporta),
40 cover da fare, che mi ero data oggi come scadenza..
niente male no??
possiamo dire tranquillamente che è una giornata tuttosommato dimmerda..??

U_U
e.

PS: e non è uno scherzo