giovedì 15 settembre 2016

15 settembre

Avviso: post altamente polemico.

Oggi per molti bimbi a Roma è il primo giorno di scuola.

Per migliorare la scena, piove.
Non fortissimo, ma di quella pioggerella che ai romani proprio nun je piace.
Di quella che devono arrivare con la macchina a meno di un metro dalla destinazione.

Stamattina ero uscita allegra e gioviale per trasmettere un po' di entusiasmo al piccolo gnomo riluttante nel dover uscire di casa dopo 3 mesi di vacanza... 
Eppure sono bastati pochi minuti per farmi andar via demoralizzata e avvilita.

Avevo dimenticato il caos fuori scuola in un giorno di pioggia e ricominciare così è stato traumatizzante.

La scena davanti ai nostri occhi era quasi da catastrofe. 
Macchine accalcate l'una sull'altra davanti al piazzale della scuola, un piazzale senza uscita, genitori già stressati il 15 settembre (ore 8:00) con la bava alla bocca, che pigiavano incessanti su clacson impazziti perché una macchina, puntualmente parcheggiata in seconda fila, bloccava l'uscita della propria. Altre macchine parcheggiate sugli attraversamenti pedonali, davanti alle discese dei disabili, in doppia, terza, quarta fila, strette strette che non ci si passava tra una e l'altra neppure se ti facevi sottile sottile, figuratevi con zaino e ombrello.
Bimbi costretti, quelli dei genitori meno furbi (cioè quelli che non parcheggiano col culo sul marciapiede della scuola), a fare uno slalom pericolosissimo bussando sui finestrini per dire "fermi fateci passare" tra queste macchine impazzite che suonavano al niente perché quasi immobili, bloccate e non potevano che procedere a 3 km orari.
Macchine parcheggiate davanti al cancello della scuola, con mamme dentro, perché sia mai il pargolo possa prendersi qualche goccia sulla testa (come se non avessero inventato impermeabili, ombrelli o felpe con il cappuccio), con questi genitori che ti guardano facendo spallucce come se tu fossi un alieno che si avvicina a piedi al cancello della scuola e invece quella fosse l'unica soluzione plausibile, quando a meno di 300 metri ci sono parcheggi per tutti. 

Ecco.
Sto nera.

I miei amici spesso mi criticano per il mio polemizzare su quello che accade nelle nostre città e perché spesso tesso lodi di altri paesi che mi è capitato di visitare, soprattutto del Nord Europa.

Mi criticano perché "non è tutto oro quello che luccica", "in fondo non stiamo poi così male", "c'è di peggio", eccetera, eccetera... 

Quello che non sanno i miei amici è che io non critico il mio paese così giusto per fare polemica perché mi diverto. I critico i cittadini, che permettono che questo nostro Bel Paese diventi così.

Io non sopporto più gli abitanti del mio paese, non tutti ovviamente, per fortuna, 
ma la maggior parte purtroppo. 

Non sopporto più l'inciviltà, perché di questo si tratta, e il pressappochismo che vige da noi.

Non sopporto che non si usi l'intelligenza per capire che se arrivi in macchina in una piazza chiusa senza uscita devi necessariamente tornare indietro e siccome ci sono altri genialoidi come te non riuscirai mai a fare una manovra per girare la tua dannata macchina, che caso strano non è mai una scatoletta ma una cosa lunga 5 metri e alta 2.

Non sopporto che tu genitore, non capisci che quello smog dato da 50 macchine accese in una piazzetta per 20 minuti intossica anche il tuo di figlio e non solo il mio.

Non sopporto che non percepisci che a 300 mt c'è un parcheggio e che lo giuro ci metti 1/4 del tempo se lasci la macchina lì e ti avvicini a piedi a scuola, come puoi non capirlo...?
Non sopporto che credi di poter parcheggiare impudentemente sul posto riservato ai disabili o sulle strisce pedonali o davanti al cancello, perché credi di essere migliore di me o credi che non ci sia niente di male. Io non lo accetto. 

E le istituzioni a questo punto non c'entrano più, centra l'ignoranza, e la decadenza, e lo schifo diffuso ormai a 360 gradi. Forse a monte di tutto questo sì, ci sono le istituzioni, ma l'educazione e l'essere civile a me è stato trasmesso dalla mia famiglia, la scuola la può rafforzare la tua identità, puoi fare dei paragoni, confrontarti e migliorare ma è dalle origini che viene il senso civico.

Non voglio pensare che il mio paese stia diventando questo, un ammasso di ebeti che non ragionano neppure su cose basilari come queste. 

Tu che parcheggi in seconda /terza fila, o sul marciapiede, o sulla striscia pedonale, o sul parcheggio disabili, e che forse fumi in macchina con tuo figlio seduto sul sedile davanti senza cintura, e che forse hai pure abbandonato un sacchetto di spazzatura lungo la strada (che a te 'sta differenziata ti urta proprio il sistema nervoso)...
Cosa stai insegnando a tuo figlio in questo modo, brutto idiota??

Forse non fai tutte queste cose messe insieme, forse ne fai solo una/due, magari lo leghi per bene sul sedile dietro tuo figlio ma parcheggi comunque davanti al cancello della scuola impedendo a tutti gli altri di entrare... che c'è di male in fondo?

Tu non sei figo, non sei più furbo, non sei arrivato prima.
Tu fai solo schifo.
Tu sei ineducato, incivile, non rispetti il prossimo, e non sarai mai rispettato, neppure da tuo figlio e ti chiederai il perché. 

Io non voglio questo paese, fatto di queste persone per il futuro di mio figlio, voi sì???

Scusate i refusi, sono un po' agitata.
e.  

mercoledì 14 settembre 2016

settembre, ricominciamo

amo settembre, e l'autunno che arriverà,
a settembre tutto ricomincia.

ricominciamo a far progetti, per il futuro,
ricominciano i sogni, interrotti da altri sogni estivi,
ricomincia il lavoro a tutto tondo, che fuori tanto piove e fa buio presto,
ricomincia la scuola,
ricominciamo ad incastro le nostre giornate di genitori che lavorano,
ricominciano le attese, fuori da scuola con sole vento o pioggia,
fuori dalla palestra, le attese mentre si veste e ci mette una vita, le attese al parco finché c'è luce, le attese mentre dice l'ultima cosa al suo amico prima di salutarlo.

ricominciamo a comprare quaderni e matite perché profumano dei nostri ricordi più belli, quando a coccolarci erano le nostre di mamme.

ricominciamo a tirare su la coperta la notte,
ricominciamo a fare le zuppe la sera,
i cani ricominciano a dormire dentro,
i gatti si acciambellano tra le coperte di nuovo,
ricominciamo a metter le felpe e i pantaloni lunghi.

ricominciamo a vedere gli scoiattoli, le foglie che cadono e i ciclamini spuntare qua e là,
ricominciamo a preparare la legna per l'inverno,
ricominciamo a sperare in un inverno freddissimo e con la neve.

ogni anno ricominciamo a pensare a tutto questo,
settembre è sempre stato l'Inizio altro che primo dell'anno,
a gennaio si fanno le liste dei buoni propositi,
a settembre si mette in atto, direttamente.

buon settembre.
e.