giovedì 2 febbraio 2017

nuovo anno

eccoci con la non-lista dei buoni propositi. per l'anno nuovo.

le idee ed i progetti in cantiere sono tanti.
un po' di aria fresca per noi, per la nostra famiglia.
un po' di respiro dopo mesi lunghi e difficili.

ricominciamo da noi.
ricominciamo da qui.






mercoledì 2 novembre 2016

novembre


Sono mesi lunghi questi, infiniti.
E' un periodo un po' tosto, fatto di lavoro duro, impegno, fatica, fatica fisica e psichica.
Impegnativo su tutti i fronti, soprattutto quello economico.

Sto scontando il fatto di aver aperto una p.iva, quindi sono alle prese con le tasse, quelle vere, per la prima volta nella mia vita.
Scioccamente ho fatto l'errore dei principianti, cioè quello di non mettere da parte mezzo stipendio per pagarle.. Inutile aggiungere a mia discolpa che Matteo è stato un anno intero senza lavoro.. qualche spesa si poteva forse evitare...
Ma i problemi gravi sono altri, pertanto mi ritengo fortunata, stiamo solo un po' a corto di denaro ancora per un altro mesetto.. e poi c'è natale.
Oddio è arrivato praticamente... aiuto.
Non so come uscirne viva, anche se poi l'atmosfera la adoro, vorrei volatilizzarmi e rimaterializzarmi a metà gennaio, pur restando a casa.
Devo tenere duro.
ciao mondo virtuale
e.

giovedì 15 settembre 2016

15 settembre

Avviso: post altamente polemico.

Oggi per molti bimbi a Roma è il primo giorno di scuola.

Per migliorare la scena, piove.
Non fortissimo, ma di quella pioggerella che ai romani proprio nun je piace.
Di quella che devono arrivare con la macchina a meno di un metro dalla destinazione.

Stamattina ero uscita allegra e gioviale per trasmettere un po' di entusiasmo al piccolo gnomo riluttante nel dover uscire di casa dopo 3 mesi di vacanza... 
Eppure sono bastati pochi minuti per farmi andar via demoralizzata e avvilita.

Avevo dimenticato il caos fuori scuola in un giorno di pioggia e ricominciare così è stato traumatizzante.

La scena davanti ai nostri occhi era quasi da catastrofe. 
Macchine accalcate l'una sull'altra davanti al piazzale della scuola, un piazzale senza uscita, genitori già stressati il 15 settembre (ore 8:00) con la bava alla bocca, che pigiavano incessanti su clacson impazziti perché una macchina, puntualmente parcheggiata in seconda fila, bloccava l'uscita della propria. Altre macchine parcheggiate sugli attraversamenti pedonali, davanti alle discese dei disabili, in doppia, terza, quarta fila, strette strette che non ci si passava tra una e l'altra neppure se ti facevi sottile sottile, figuratevi con zaino e ombrello.
Bimbi costretti, quelli dei genitori meno furbi (cioè quelli che non parcheggiano col culo sul marciapiede della scuola), a fare uno slalom pericolosissimo bussando sui finestrini per dire "fermi fateci passare" tra queste macchine impazzite che suonavano al niente perché quasi immobili, bloccate e non potevano che procedere a 3 km orari.
Macchine parcheggiate davanti al cancello della scuola, con mamme dentro, perché sia mai il pargolo possa prendersi qualche goccia sulla testa (come se non avessero inventato impermeabili, ombrelli o felpe con il cappuccio), con questi genitori che ti guardano facendo spallucce come se tu fossi un alieno che si avvicina a piedi al cancello della scuola e invece quella fosse l'unica soluzione plausibile, quando a meno di 300 metri ci sono parcheggi per tutti. 

Ecco.
Sto nera.

I miei amici spesso mi criticano per il mio polemizzare su quello che accade nelle nostre città e perché spesso tesso lodi di altri paesi che mi è capitato di visitare, soprattutto del Nord Europa.

Mi criticano perché "non è tutto oro quello che luccica", "in fondo non stiamo poi così male", "c'è di peggio", eccetera, eccetera... 

Quello che non sanno i miei amici è che io non critico il mio paese così giusto per fare polemica perché mi diverto. I critico i cittadini, che permettono che questo nostro Bel Paese diventi così.

Io non sopporto più gli abitanti del mio paese, non tutti ovviamente, per fortuna, 
ma la maggior parte purtroppo. 

Non sopporto più l'inciviltà, perché di questo si tratta, e il pressappochismo che vige da noi.

Non sopporto che non si usi l'intelligenza per capire che se arrivi in macchina in una piazza chiusa senza uscita devi necessariamente tornare indietro e siccome ci sono altri genialoidi come te non riuscirai mai a fare una manovra per girare la tua dannata macchina, che caso strano non è mai una scatoletta ma una cosa lunga 5 metri e alta 2.

Non sopporto che tu genitore, non capisci che quello smog dato da 50 macchine accese in una piazzetta per 20 minuti intossica anche il tuo di figlio e non solo il mio.

Non sopporto che non percepisci che a 300 mt c'è un parcheggio e che lo giuro ci metti 1/4 del tempo se lasci la macchina lì e ti avvicini a piedi a scuola, come puoi non capirlo...?
Non sopporto che credi di poter parcheggiare impudentemente sul posto riservato ai disabili o sulle strisce pedonali o davanti al cancello, perché credi di essere migliore di me o credi che non ci sia niente di male. Io non lo accetto. 

E le istituzioni a questo punto non c'entrano più, centra l'ignoranza, e la decadenza, e lo schifo diffuso ormai a 360 gradi. Forse a monte di tutto questo sì, ci sono le istituzioni, ma l'educazione e l'essere civile a me è stato trasmesso dalla mia famiglia, la scuola la può rafforzare la tua identità, puoi fare dei paragoni, confrontarti e migliorare ma è dalle origini che viene il senso civico.

Non voglio pensare che il mio paese stia diventando questo, un ammasso di ebeti che non ragionano neppure su cose basilari come queste. 

Tu che parcheggi in seconda /terza fila, o sul marciapiede, o sulla striscia pedonale, o sul parcheggio disabili, e che forse fumi in macchina con tuo figlio seduto sul sedile davanti senza cintura, e che forse hai pure abbandonato un sacchetto di spazzatura lungo la strada (che a te 'sta differenziata ti urta proprio il sistema nervoso)...
Cosa stai insegnando a tuo figlio in questo modo, brutto idiota??

Forse non fai tutte queste cose messe insieme, forse ne fai solo una/due, magari lo leghi per bene sul sedile dietro tuo figlio ma parcheggi comunque davanti al cancello della scuola impedendo a tutti gli altri di entrare... che c'è di male in fondo?

Tu non sei figo, non sei più furbo, non sei arrivato prima.
Tu fai solo schifo.
Tu sei ineducato, incivile, non rispetti il prossimo, e non sarai mai rispettato, neppure da tuo figlio e ti chiederai il perché. 

Io non voglio questo paese, fatto di queste persone per il futuro di mio figlio, voi sì???

Scusate i refusi, sono un po' agitata.
e.  

mercoledì 14 settembre 2016

settembre, ricominciamo

amo settembre, e l'autunno che arriverà,
a settembre tutto ricomincia.

ricominciamo a far progetti, per il futuro,
ricominciano i sogni, interrotti da altri sogni estivi,
ricomincia il lavoro a tutto tondo, che fuori tanto piove e fa buio presto,
ricomincia la scuola,
ricominciamo ad incastro le nostre giornate di genitori che lavorano,
ricominciano le attese, fuori da scuola con sole vento o pioggia,
fuori dalla palestra, le attese mentre si veste e ci mette una vita, le attese al parco finché c'è luce, le attese mentre dice l'ultima cosa al suo amico prima di salutarlo.

ricominciamo a comprare quaderni e matite perché profumano dei nostri ricordi più belli, quando a coccolarci erano le nostre di mamme.

ricominciamo a tirare su la coperta la notte,
ricominciamo a fare le zuppe la sera,
i cani ricominciano a dormire dentro,
i gatti si acciambellano tra le coperte di nuovo,
ricominciamo a metter le felpe e i pantaloni lunghi.

ricominciamo a vedere gli scoiattoli, le foglie che cadono e i ciclamini spuntare qua e là,
ricominciamo a preparare la legna per l'inverno,
ricominciamo a sperare in un inverno freddissimo e con la neve.

ogni anno ricominciamo a pensare a tutto questo,
settembre è sempre stato l'Inizio altro che primo dell'anno,
a gennaio si fanno le liste dei buoni propositi,
a settembre si mette in atto, direttamente.

buon settembre.
e.

domenica 20 marzo 2016

spring

finalmente primavera è arrivata, speriamo porti aria buona.
l'anno è iniziato una merda.

un'amica ha deciso di andarsene all'altro mondo, così senza chiedere.
ha deciso che questa vita non era più degna di essere vissuta.
lo ha deciso in un giorno di pioggia, io ero a londra.
lo sapeva, cristo non ha neppure aspettato che tornassi.
non che uno quando decide chiede consiglio, o aspetta..
decide e basta.
ma non si fa.
non si lasciano così le persone a farsi duemila domande.
perché..?
percome... ?
ma possibile...?
forse avrei dovuto fare la telefonata in più...?
o forse quell'ultima telefonata era rivelatoria...?
ma tu non hai capito...
ed ora sei qui, e lei non c'è più..
e ti contorci le budella sguazzando nelle tue elucubrazioni mentali...
senza ottenere nulla.
nessuna risposta, niente di niente.
se ne è andata, da sola, in un giorno di pioggia.
lasciando tutti a bocca aperta.
un'uscita in grande stile, la sua..
sì, era esattamente da lei.
se penso ad una fine da comune mortale, non le si addiceva, lei era oltre.
e va bene. lo accetto. non la giudico.
cazzo però, che male fa.
dolore immenso.
sensazione di inadeguatezza.
di inutilità.
non ho capito.
scusami.

e.


giovedì 18 febbraio 2016

vietato calpestare i sogni

vi ricordate la festa dell'albero...?

bene stamattina, quell'alberello, il ciliegio piantato dai bambini e che a breve avrebbe fiorito, non c'era più.

una bella buca al suo posto.

ora mi chiedo, a prescindere dal valore economico (irrisorio), a chi mai verrebbe in mente di rubare un albero piantato dai bambini...?

sono basita.

lo sanno anche i ladri che non si ruba ai bambini.

anche quando sono entrati in casa mia, i ladri,  hanno trovato il salvadanaio di tommaso, lo hanno aperto e lasciato sul tavolo, pieno di soldi, intonso.

quindi che tipo di persona si permette di rubare ad un bambino?

e poi un albero.

un albero, simbolo di vita, di crescita, di aria, di libertà.
ma perché...?

in giornate come queste, mi chiedo sempre di più perché non sono partita, perché non ho lasciato questa città, e questa italia per vivere in un posto più civile quando ne ho avuto l'occasione.

mi chiedo cosa mi trattiene qui, perché insistere a cercare di cambiare qualcosa di marcio fino al midollo, qualcosa che non cambierà mai...o almeno non nell'immediato e forse neppure nel futuro dei nostri figli. perché ostinarsi

che amarezza.

e.





domenica 10 gennaio 2016

come si fa?

bene, ci siamo...
avrei bisogno di un consiglio, da chi passa di qua, se possibile.
tommaso va in prima elementare quest'anno.
abbiamo superato pianti a lotte mattutine per entrare a scuola.
adesso stiamo affrontando la mancanza di voglia di fare i compiti.

è possibile che ci vogliano 2 o 3 ore per fare un paio di paginette di compiti, ma cose tipo "completa con la lettera mancante".. cioè banalità.
premetto che sa già leggere e scrivere correttamente in corsivo, e sotto dettatura.
lo ha imparato in 3 mesi, è intelligente, brillante..
eppure è di una lentezza unica.

anche in classe, al colloquio coi genitori, ho beccato una strigliata dalle maestre,
tutta la classe avanza, chi più lento chi più veloce, ma uniformemente...

ok l'importanza della lentezza e bla bla bla.
lo so, non ditelo a me.
però lui è lento non perché quella è la sua dimensione placida e bucolica,
è lento perché si distrae.

quando mangia poggia la forchetta ad ogni boccone,
se deve scrivere 5 parole è capace che ci mette un ora e nel frattempo ha contato tutte le foglie della pianta davanti a lui, progettato mentalmente astronavi supersoniche, raccontato 7 episodi diversi accaduti in classe.
ma i compiti lì restano...

con la matita poggiata sul foglio e i lacrimoni che scendono.
come si fa??

ci sono delle tattiche, delle tecniche???
è mancanza di concentrazione... ho creduto.
disturbo dell'attenzione..

eppure, se gli dai un obiettivo tipo: se finisci presto puoi fare questa cosa che ti piace tanto,
allora (se è in vena) in 5 minuti di orologio finisce cose per cui avrebbe messo più di un ora.
quindi non è scemo..dico io..

anche a scuola le maestre hanno provato varie cose, metterlo al banco da solo, oppure vicino al suo amico del cuore, a lasciarlo stare, a pungolarlo... ma nulla funziona

cosa succede nella sua testolina allora...???
che devo fare?

e.

giovedì 7 gennaio 2016

piccole grandi cose

la mia vita oggi è fatta di piccole grandi cose.

come camminare tra le foglie e la terra con degli stivali di gomma gialli, 
ammirare i bulbi precoci che fioriscono,
travasare le piantine che otto, il nuovo cucciolo, decide di mangiare e trascinare per tutto il giardino,
cucinare zuppe il cui odore si diffonde nell'aria fino alla casa più avanti,
raccogliere le uova deposte nel mio pollaio, 
scegliere le foglie aromatizzate per cucinare dalle piantine nell'orto che ancora resistono a questo inverno mite.

poi certo lavoro anche, ovviamente.
mi occupo della casa, di tommaso, di matteo.
però i miei ritmi sono più lenti, rilassati,
se ne ho voglia vado a lavorare in biblioteca, oppure me ne resto a casa a crogiolarmi sotto un piumone col computer sulle ginocchia.
credo che questa sì, sia la mia dimensione.
non vogliatemene.

e.



venerdì 1 gennaio 2016

2016

Lasciatevi accadere la vita. Credetemi: la vita ha ragione, in tutti i casi.
Rainer Maria Rilke

qualcuno dei miei contatti facebook ha salutato il vecchio anno con questa citazione.
mi piace.

un nuovo anno.
un nuovo inizio.
una nuova possibilità.
non ho buoni propositi quest'anno.
vi risparmio le mie liste per momenti migliori.
o peggiori...

quello che se ne è andato non è stato uno degli anni migliori.
quello che verrà, non possiamo prevederlo.
ma la vita non è ieri, o domani.
la vita è oggi.
buon anno.

e.