sabato 9 aprile 2011

sabato

il sabato è sempre stato un giorno importante nella mia vita e il modo di viverlo indicativo dell'età del momento.

quando ero molto piccola, sognavo di poter uscire di sabato sera e di poter fare tardi.
ma mio padre me lo impediva, quindi al massimo era il sabato pomeriggio e rosicavo da morire quando le amiche mi raccontavano di feste o discoteche o passeggiate serali, ne ho sofferto parecchio.

poi c'è stato un periodo della mia vita durante il quale il sabato era 'sacro'.
erano le prime volte che annusavo la libertà.
ed era il periodo in cui se non fai qualcosa di sabato sera sei uno sfigato.
era il periodo in cui per forza dovevi inventarti qualcosa da fare, di qualsiasi genere.
che fosse scatenarsi in discoteca, andare a giocare al bowling, a cena fuori e poi pub ad ubriacarsi, andare ad un concerto, ad una festa privata o a passeggiare in centro, faceva poca differenza. di sicuro dovevi essere fuori di casa sabato sera, per non rientrarci prima delle 3 di notte. massimo le 3eunquarto.
con tua madre che teneva d'occhio la sveglia sul comodino e ti diceva sei tu? quando aprivi la porta felpatissima.. e chi vuoi che sia a quest'ora, ma'..

poi c'è stato il periodo della ribellione, dove cazzo, io di sabato sera non voglio proprio uscire! c'è troppa gente, casino, tutti pischelli... no-no, io preferisco il venerdì. il sabato al massimo mi guardo un film in videocassetta (perché allora i dvd ancora non c'erano), col plaiddone ed il gelato in pigiama e ciabatte, anche perché c'ho casa libera che i miei escono con gli amici.

poi c'è stato il periodo del ritorno di fiamma, ma random, non fiscale.
si usciva di sabato sera, ma indifferentemente, come il martedì o il venerdì o la domenica, e non tutti i sabati. di sabato magari si evitavano i locali del centro più affollati, per evitare la calca che non c'è mai piaciuta.. ma no comunque la discoteca a noi no.. non ci piace più. oramai noi andavamo a campo de' fiori, ai concerti jazz, blues, reggae, nei centri sociali a volte, o all'estate romana..quanto ci piaceva l'estate romana, in quel periodo...

poi c'è stato il periodo che tutti c'avevamo una casa, e quindi non eravamo costretti per forza ad uscire il sabato, quindi giù cene su cene, o dopocene. a casa nostra o a casa di amici. ogni sera si presentava qualcuno, anche solo di passaggio, ma il sabato in particolar modo. con il risultato solito, gran caciara, risate divertimento, canne, musica, vino e chiacchiere fino alle 4 del mattino.

poi c'è stato il periodo del nano appena arrivato.. che il sabato nemmeno sai che è in cartolina, e che nemmeno te ne frega niente, perché sei talmente stanco che neppure se ci fosse freddy mercury in persona nel tuo salotto penseresti di alzarti dal letto e anzi gli diresti ssshhh non fare rumore...
e così i sabati sono un po' cambiati, con al limite gli amici che passavano da te e che a una certa quando andavi a dormire al massimo gli dicevi l'ultimo che esce si tira dietro la porta e spegne tutte le luci e anzi.. c'è la spazzatura in cucina. grazie.

poi quel periodo è passato ed abbiamo ricominciato ad uscire anche col nano molto piccolo, anzi direi che fino ai suoi 8-9 mesi ce la siamo spassata. certo, sembravamo dei profughi quando ci presentavamo alle feste o casa della gente trasportandoci anche il letto da campeggio.. ma insomma..ci si abitua a tutto..

poi c'è stata la fase tosta, della routine da impostare e il nano da programmare sembrerà brutto ma è così.. quindi sabato o non sabato il nano massimo alle 8emezza-9 deve stare a letto ed ho rinunciato volentieri a serate fuori quando non potevo lasciare nessuno a guardarlo per non sconvolgere il suo piccolo mondo di certezze.

adesso il sabato è un giorno come un altro, a volte usciamo a volte no, più le volte no veramente, ma non ci facciamo più caso, questa è la cosa grave. e te ne accorgi solo quando lo passi come stasera al computer e ti accorgi che non c'è nessuno dei tuoi amici con cui scambiare quattro chiacchiere e allora pensi uh...già, è sabato..

e così sembra di essere tornata un po' indietro,
e ti sembra di essere una sfigata se di sabato sera stai a casa.
ma anche no. pensi che è la vita che cambia, bisogna solo farsene una ragione.
e anche, che ci saranno tempi migliori, e che questo è un periodo passeggero...

ma stasera mi rode il culo, per cui.
e.

10 commenti:

  1. io sto a casa e stasera non mi sono mosso dal pc, ma sono sfigato inside, quindi non posso essere molto confortante

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  2. Sabato sera casalingo anche per me.
    Però sono riuscita a vedere il film.
    Carino.:)

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  3. @bert: ma per scelta, quindi non vale..io per inerzia..
    @lindyn: vedi io neppure ho avuto la forza di vedermi un filmozzo..
    niente, abbrutita. U_U

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  4. Sabato semi-casalingo anche per me (nel senso che sono andato a vedermi un film e a scambiare quattro chiacchiere a casa di amici, ma sono tornato abbastanza presto; in genere preferisco serate tranquille, e non sono tanto il tipo da Unz Unz, come la maggior parte dei miei coetanei... ;))... Ma che bel quadretto allegro! ... Eheh... :P
    Comunque, io sostengo il tuo "ma anche no" sull'essere sfigati o meno nello stare a casa, magari: non sta scritto da nessuna parte che bisogna necessariamente fare quello o questo...

    Comunque, dài, tempo che il nano cresce un po' e tornerai a fare la pischella che va in giro per notti brave... :D

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  5. ah-ah.. ultimamente niente notti brave, o almeno di rado.. anche io preferisco le serate tranquille dove si può chiacchierare e cazzeggiare, ma ogni tanto ci sta, un po' di vita mondana, e che diamine! O_o

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  6. Ah, ogni tanto, sì...

    P.S.:Comunque, tranquilla, al Bert gli ho tenuto compagnia io per un po' ad un certo della serata/nottata... tanto per evitargli la depressione totale... ahahah... :P

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  7. andiamo bene.. e io che mi aspettavo da voi le 'notti brave'... :)

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  8. ... Eheh... seee... proprio 'notti brave'... ;)

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  9. Mmm, "sabato"...
    Concetto interessante, è una parola che mi ricorda qualcosa...vagamente...molto, molto tempo fa...

    =(

    Susibita

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