lunedì 11 luglio 2011

Se non ora quando?

ieri c'ero. a siena, con la mia associazione abbiamo voluto partecipare alla manifestazione delle donne.
è più di un mese che facciamo propaganda a snoq, in tutti i modi, le abbiamo contattate, ci siamo aggregate, siamo partite, ci siamo prese un'insolazione, le abbiamo sostenute e continueremo a farlo, anche portando in giro uno spettacolo che le rappresenta, e loro per tutta risposta non ci hanno considerato.
non ci hanno dato la possibilità di parlare, di dire chi eravamo e cosa volevamo.
lo abbiamo detto ad una webcam, ma il nostro messaggio chissà dove finirà.. diciamo le cose come stanno. vogliamo essere buoni, facciamolo, me diciamo la verità.
in piazza c'erano pochissimi uomini, e questa cosa è grave. che che ce ne facciamo di una piazza di donne, che parlano da sole tra loro, se non c'è nessuno che la pensa in maniera diversa ad ascoltarle??
non volevano si parlasse di politica in nessun modo, neppure sostenendo le battaglie del paese con una bandiera NOTAV, eppure su quel palco imparziale sono salite delle politiche, donne come Susanna Camusso, Rosi Bindi, Flavia Perini e Giulia Bongiorno, un po' di qua e un po' di là, che cavalcano l'onda del movimento che ora è sotto i riflettori. Mi sbaglierò, forse è perché di natura sono scettica, ma non credo che questo cambierà qualcosa, staremo a vedere.. certo la speranza è l'ultima a morire...ma
non possiamo parlare di libertà e di democrazia quando siamo i primi a fare censure.
guardandomi in torno in quella piazza, in sostanza ho visto solo gente bene, sì proveniente da tutta italia, quindi sicuramente con qualcosa da dire, ma gente di un certo livello culturale, si è parlato di parità, di diritti della donna, di femminismo, di maternità. ma ad essere sincera mi sembravano solo belle parole, dov'erano le persone vere? quelle che fanno le casalinghe, o quelle che si alzano alle 4 per andare a lavorare anche di sabato? alcune di quelle neppure lo sanno che cos'è se non ora quando.
quindi sono un po' delusa da come è andato il tutto, ho speso un sacco di soldi e non ho ottenuto nulla in cambio per cui ne valesse la pena.
bah.. sarà che in questo periodo mi piace lamentarmi..

7 commenti:

  1. La paura che "la rivoluzione" sia solo una sensazione positiva dell'attuale intellighenzia prende anche me.
    E la mancanza di fiducia conseguente posso quindi capirla appieno.

    Però ammiro tanto chi ci crede e ci prova, come te.

    Perlomeno, è un inizio.

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  2. Da quello che ci racconti, la tua delusione è comprensibilissima... come darti torto?!
    Mi accodo, tuttavia, a Nespolo e dico che bisogna crederci e provarci sempre ed ammiro la vostra determinazione, direttorA. :)
    Le cose possono cambiare... ;)

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  3. @ lo spero.. e poi non so se hai notato leggendo il post in estrofficina, le diverse percezioni..

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  4. Sì, ho letto... Io ci credo e nel mio piccolo m'impegnerò. ;)

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