mercoledì 27 luglio 2011

che amarezza

oggi ho partecipato al famoso concorso.
come sempre, prima di affrontare qualsiasi esame, mi assale la strizza.
è assurdo, dato che nella mia vita di esami ne ho fatti davvero tanti, più di cinquanta sicuro.
in effetti non era difficile, hanno dato 45 minuti di tempo io dopo venti, ero fuori.
probabilmente non passerò, ma sono sicura di aver risposto bene a 47 domande su 50.
insomma.. il fatto però è un altro.
il fatto è che eravamo più di 3000 per 9 posti.
il fatto è che probabilmente quei posti sono già predestinati.
il fatto è che comunque, io ci spero sempre nella correttezza e nella trasparenza delle istituzioni
e poi prendo le batoste quando ci sbatto la faccia.
il fatto è che mi sento proprio come l'italiano medio che gioca la schedina,
sperando in una vittoria che gli cambierà la vita.
che tristezza..
e non l'italiano medio che gioca la schedina,
ma il mio credere e sperare ancora in qualcosa di così aleatorio e improbabile,
come vincere un concorso pubblico.
mi sento giù.. ecco.
e.

3 commenti:

  1. Secondo me è importante giocarla quella schedina, perché, anche se spesso è difficile da credere, potrebbe essere la volta "corretta".
    Io continuo a credere in quel 6 (altro che schedina) e incrocio le dita per te... sperando che i risultati escano prima che io perda completamente la mobilità delle falangi.

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  2. Dài, dài, incrocio anch'io le dita per te. ;)
    Vale sempre la pena, credo, giocarsi la schedina; per lo meno, non avrai, poi, dei rimorsi per non averci almeno provato.

    P.S.: Magari, se l'avessi trovato come intendevo io, quel "curniciello rosso" che ti volevo regalare t'avrebbe dato una mano... E' a colpo sicuro! ;D

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  3. concordo con te....che tristezza questo Paese!
    Questo è il paese dei furbetti....
    e le persone oneste, che valgono davvero quando avranno la loro opportunità di cambiare vita?

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