mercoledì 5 febbraio 2014

dovevo scrivere.


A volte mi sento sola. Mi sembra che il mondo intero mi sia contro. 
E' evidente che non è così, ma i momenti no sono questi, io non sono una che si deprime in genere, ma se faccio un breve resoconto della mia vita oggi, a quarant'anni, ho solo voglia di piangere.
L’unica mia certezza è Tommaso. L’unico punto fermo, anche se in evoluzione, è lui.
Il resto è tutto labile, indefinito, dai contorni sbiaditi.
1) La casa dove vivo non è la mia. 
Spendo i mie soldi e i miei sogni, la mia vita, le mie risorse fisiche e psichiche ed i miei risparmi per qualcosa che mio non è, e non lo sarà mai probabilmente, è una situazione ingarbugliata e difficile da spiegare, ma tant'è.
2) L’uomo che amo e con cui ho scelto di condividere la vita e con cui ho deciso di fare un figlio e mettere su famiglia, non solo non mi vuole sposare, ma a volte stento a riconoscerlo. 
In realtà sposarmi era l'ultimo dei miei desideri, ma devo dire che ultimamente questa idea ha preso forma dentro di me ed ora è diventata un'esigenza reale anche di fronte al fatto che Lui non sta bene, fisicamente intendo.
3) Il lavoro, che tollero a malapena, ma che assolutamente considero una manna dal cielo, mi serve a mantenermi/ci e a pagare i debiti che ho e abbiamo con il mondo a causa del primo punto, la casa.
Lui non lavora da oltre sei mesi, per cause varie, non che voglia fargliene una colpa, ma a volte sembra non capire la gravità della situazione. Inoltre sta attraversando un momento difficile legato ai suoi problemi di salute, quindi non è colpa sua e lo capisco, e lo giustifico, da sempre. 
Ma.. Lavoro tutto il giorno e tutti i giorni, quasi sempre fuori casa e nei ritagli di tempo lavoro da casa, poi mi devo occupare della spesa perché lui non è in grado di gestirla, mi devo occupare della casa, di Tommaso, delle scadenze, di tutto. E lui, neppure quando è possibile e plausibile, fa quello che gli chiedo di fare, e può essere una cosa qualsiasi, da piccoli lavori in casa ad un aiuto più concreto con il mio lavoro con l'etichetta londinese, o alla cura di Tommaso... 
Certo lui si occupa del bosco, delle galline, oche, cani, gatti, cinghiali. 
Ma non basta. No. 
Non ci siamo, e quando non vedo impegno da parte sua, giuro che mi calano le braghe. 
E il fatto è che non so più come comportarmi… 
Se vivessi sola, avrei di certo meno spese. Solo per me è Tommaso. E sicuramente vivrei in una casa più piccola e meno dispendiosa di questa.
Sarà brutto da dire, e anche da pensare forse. 
Ma è anche brutto che una persona a cui tu dai e hai dato tutto non abbia nei tuoi confronti neppure un minimo di riconoscenza e di riguardo. 
Non che debba sposarmi per ricompensarmi di quello che faccio, ma sarebbe un buon inizio almeno farmi sentire che tiene a me, con i gesti, le attenzioni, i pensieri.  
Neppure un regalo a natale, e non sono materialista, quindi non intendo una cosa comprata, intendo anche un mazzo di rose di campo, una corteccia incisa, la macchina lavata, la cenetta preparata. Ecco. Invece nulla. 
La situazione sta degenerando. Sta degenerando perchè non la tollero più.
Ne abbiamo parlato più e più volte tra noi. Ma è inutile.
Va bene per un po', ma poi dopo un mese, forse due, si torna punto e a capo.
Ho proposto l'espatrio, vagliato abbondantemente e con un certo interesse e decisione anche da lui, ma poi nulla, è svanito tutto. Lui non ce la fa.
Ho parlato con la suocera, ma ora anche lei ce l'ha con lui, e non va bene.
Non so più con chi parlarne, chi può consigliarmi su come muovermi in questa situazione.
Forse servirebbe fare terapia di coppia? 
Non ce la possiamo permettere, nè per i soldi nè per il tempo che non abbiamo.
Forse devo prendere una decisione io, da sola..
Ma qual'è la cosa giusta da fare? Continuare a tenere duro sperando di non esplodere e sperando che nel frattempo la situazione migliori? e per quanto tempo? 
Prendere il toro per le corna e fargli un out-out? e di che genere? ed è giusto?
Che si fa?? Io non posso pensare che sia tutto qua..
Ho paura di non farcela.
e.

4 commenti:

  1. Non so cosa dirti, cara.
    In un momento di difficoltà ci siamo seduti e abbiamo detto: cosa sono le cose che contano? cosa è possibile eliminare? cosa nella nostra vita è superfluo e -in fin dei conti- ci fa solo stare peggio? Cosa vogliamo -veramente- noi due?
    E soprattutto: mi ami? ti amo?

    Non so se possa aiutarti.

    Susibita

    RispondiElimina
  2. Quando vuoi ci sono-nessuno puo' capire meglio di me, in questo periodo della mia vita . Ti abbraccio.

    RispondiElimina
  3. Io nella vita mi chiedo sempre: posso avere di meglio? L'unica persona con cui, anche nei momenti più difficili, non mi sono mai risposta Sì è Ford. Gli altri sono infatti passato lui è presente e futuro.

    È per dire di avere fiducia nel futuro e a fronte di questo capire se ciò che hai è il meglio che puoi avere e se lo è per me vale la pena lottare se no no.

    RispondiElimina
  4. grazie ragazze, tornare qua è come fare una rimpatriata con vecchi amici.. :-)
    è rassicurante..
    è un momento difficile, e la questione non è se posso avere qualcosa di meglio, questo per rispondere @Julez, il fatto è che la persona che amo e con cui vorrei passare il resto della mia vita in questo momento non è la persona che ho scelto 11 anni fa, forse non per causa sua, o forse neppure io sono più la stessa. il fatto è che le cose su cui pensavo di poter contare in questo momento vacillano e questo mi fa vivere male, perché ho sempre pensato che valesse la pena di lottare per questa storia, anche in passato.
    @Susibita mi piacerebbe poter fare un discorso del genere, ogni tanto abbiamo provato, anzi ho provato, ma lui è un introverso e si chiude a riccio quando c'è un problema, non lo affronta non ci prova nemmeno. si chiude e aspetta che passi la bufera.
    @Sononera, grazie, grazie, grazie. lo so :-)
    e.

    RispondiElimina