riguardando indietro nella posta, vecchie email vecchie amicizie e/o simpatie/empatie momentanee, sto analizzando alcuni lati del mio carattere.
e mi sono accorta che nonostante sia tendenzialmente una persona estroversa, parecchio, do' facilmente confidenza, sono socievole, racconto i cavoli miei senza problemi (come si evince dal blog), etc. ciononostante non sono così come appaio.
da bambina ero timida.
timida di quelle che non guardano per paura di essere guadate, con le guance arrossate solo al pensiero che qualcuno mi rivolgesse la parola.
sono ancora timida, ma ho imparato a difendermi.
la scuola, prettamente maschile, l'università, la vita il lavoro, mi hanno portato ad avere una specie di corazza, che all'apparenza è anche un po' sfacciata, parlo tranquillamente in pubblico, spesso in un gruppo alla fine fanno fare a me da portavoce, etc ma questo non fa di me una persona espansiva, e ancora arrossisco, ma ora il trucco mi protegge...
forse perché sono simpatica e comunicativa e credo di saper ascoltare..
per questo ho tanti amici, sparsi nei posti più disparati, dai alcuni dei vecchi amici di scuola, da gente incontrata per caso in vacanza, o persone che si sono imbattute nella mia vita nei 2000 lavori che ho fatto.
c'è da dire che se io conosco/frequento una persona e ci sto bene, gli do l'anima, così senza niente in cambio. sono fatta così
però, però...ho dei paletti, cioè sono circondata da una sorta di recinto, chiamiamolo così, che non deve essere oltrepassato.
e se ti avvicini troppo
succede che io mi sento stretta.
mi è capitato con tante amiche, beh, non tantissime, ma più di una, almeno 3/4 a breve memoria (negli ultimi 5).
c'è anche da dire che per come sono, mi capitano i tipi più disparati di persone,
da quella che si aggrappa e in me vede la salvezza, a quella che mi vuole salvare da me stessa, a quella che mi vuole psicanalizzare, a quella psicopatica e basta.
ad esempio quello che è successo con R.
profondamente insicura, aveva capito che io le davo forza, non facevo altro che rassicurarla sul fatto che poteva riuscire, che era in grado di fare determinate cose etc..
eravamo arrivate ad un punto in cui se io non rispondevo al telefono lei aveva delle crisi di panico, crisi vere.. e magari la sentivo dopo tre ore, ed era distrutta e affranta, solo perché magari ero in palestra o mi si era scaricato il telefono. era faticoso.
faticoso anche doverla convincere ogni volta che quello che faceva sarebbe andato bene, come se avessi la sfera di cristallo. MA io ho sempre pensato, che se credi in qualcosa profondamente, potresti essere in grado di fare qualsiasi cosa.
Insomma è finita che l'ho dovuta allontanare, stavo con l'angoscia che potesse fare delle cazzate molto grosse solo se io magari non le rispondevo. aveva una vera 'dipendenza' e questa cosa mi spaventava. La vivevo proprio male, stavo in ansia e mi ero accollata tutti i suoi problemi, e se le cose non andavano come previsto ovviamente se la prendeva con me...cheppaura...
o con D. che aveva deciso di salvarmi da me stessa, di migliorarmi esteticamente, di rendermi più appariscente, più femmina, più creativa, più..ma che ne so io..
di fatto voleva che io fossi un'altra persona.. scusate ma io non ce la faccio.
capisco tutto, le buone intenzioni e tutto, ma io mi trovo bene con me stessa, ci ho messo tanto ad accettarmi per come sono, ad essere sicura di me, e non ho intenzione di mettermi troppo in discussione, sarà immaturo, presuntuoso, arrogante o quello che volete, ma io sono così e, mi piacerebbe, che gli amici mi prendessero per come sono.
alcune persone si appoggiano a me perché mi vedono forte, solare e ruspista :-) ..
ma non è così! anche io ho le mie fragilità e quando tutti si appoggiano, rischio di cedere.e non posso permetterlo. per questo mi allontano.
e non mi allontano mai in sordina, ma aziono la mia ruspa.
amatemi o odiatemi.
questa sono io.
e.
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