lunedì 24 febbraio 2014

il ruspista che è in me





riguardando indietro nella posta, vecchie email vecchie amicizie e/o simpatie/empatie momentanee, sto analizzando alcuni lati del mio carattere.
e mi sono accorta che nonostante sia tendenzialmente una persona estroversa, parecchio, do' facilmente confidenza, sono socievole, racconto i cavoli miei senza problemi (come si evince dal blog), etc. ciononostante non sono così come appaio.


da bambina ero timida.

timida di quelle che non guardano per paura di essere guadate, con le guance arrossate solo al pensiero che qualcuno mi rivolgesse la parola.


sono ancora timida, ma ho imparato a difendermi.

la scuola, prettamente maschile, l'università, la vita il lavoro, mi hanno portato ad avere una specie di corazza, che all'apparenza è anche un po' sfacciata, parlo tranquillamente in pubblico,  spesso in un gruppo alla fine fanno fare a me da portavoce, etc ma questo non fa di me una persona espansiva, e ancora arrossisco, ma ora il trucco mi protegge...


quando una persona si avvicina troppo e troppo rapidamente, non rispettando i miei tempi e le mie modalità, mi tiro indietro.


le persone si affezionano tanto a me, tante persone, tanti generi di persone.
forse perché sono simpatica e comunicativa e credo di saper ascoltare..
per questo ho tanti amici, sparsi nei posti più disparati, dai alcuni dei vecchi amici di scuola, da gente incontrata per caso in vacanza, o persone che si sono imbattute nella mia vita nei 2000 lavori che ho fatto.
c'è da dire che se io conosco/frequento una persona e ci sto bene, gli do l'anima, così senza niente in cambio. sono fatta così 
però, però...ho dei paletti, cioè sono circondata da una sorta di recinto, chiamiamolo così, che non deve essere oltrepassato.


e se ti avvicini troppo

succede che io mi sento stretta.
mi è capitato con tante amiche, beh, non tantissime, ma più di una, almeno 3/4 a breve memoria (negli ultimi 5).


c'è anche da dire che per come sono, mi capitano i tipi più disparati di persone, 

da quella che si aggrappa e in me vede la salvezza, a quella che mi vuole salvare da me stessa, a quella che mi vuole psicanalizzare, a quella psicopatica e basta.


ad esempio quello che è successo con R. 

profondamente insicura, aveva capito che io le davo forza, non facevo altro che rassicurarla sul fatto che poteva riuscire, che era in grado di fare determinate cose etc..
eravamo arrivate ad un punto in cui se io non rispondevo al telefono lei aveva delle crisi di panico, crisi vere.. e magari la sentivo dopo tre ore, ed era distrutta e affranta, solo perché magari ero in palestra o mi si era scaricato il telefono. era faticoso.
faticoso anche doverla convincere ogni volta che quello che faceva sarebbe andato bene, come se avessi la sfera di cristallo. MA io ho sempre pensato, che se credi in qualcosa profondamente, potresti essere in grado di fare qualsiasi cosa.
Insomma è finita che l'ho dovuta allontanare, stavo con l'angoscia che potesse fare delle cazzate molto grosse solo se io magari non le rispondevo. aveva una vera 'dipendenza' e questa cosa mi spaventava. La vivevo proprio male, stavo in ansia e mi ero accollata tutti i suoi problemi, e se le cose non andavano come previsto ovviamente se la prendeva con me...cheppaura...


o con D. che aveva deciso di salvarmi da me stessa, di migliorarmi esteticamente, di rendermi più appariscente, più femmina, più creativa, più..ma che ne so io..

di fatto voleva che io fossi un'altra persona.. scusate ma io non ce la faccio.
capisco tutto, le buone intenzioni e tutto, ma io mi trovo bene con me stessa, ci ho messo tanto ad accettarmi per come sono, ad essere sicura di me, e non ho intenzione di mettermi troppo in discussione, sarà immaturo, presuntuoso, arrogante o quello che volete, ma io sono così e, mi piacerebbe, che gli amici mi prendessero per come sono.


alcune persone si appoggiano a me perché mi vedono forte, solare e ruspista :-) ..
ma non è così! anche io ho le mie fragilità e quando tutti si appoggiano, rischio di cedere.e non posso permetterlo. per questo mi allontano.
e non mi allontano mai in sordina, ma aziono la mia ruspa.
amatemi o odiatemi.
questa sono io.
e.

mercoledì 5 febbraio 2014

dovevo scrivere.


A volte mi sento sola. Mi sembra che il mondo intero mi sia contro. 
E' evidente che non è così, ma i momenti no sono questi, io non sono una che si deprime in genere, ma se faccio un breve resoconto della mia vita oggi, a quarant'anni, ho solo voglia di piangere.
L’unica mia certezza è Tommaso. L’unico punto fermo, anche se in evoluzione, è lui.
Il resto è tutto labile, indefinito, dai contorni sbiaditi.
1) La casa dove vivo non è la mia. 
Spendo i mie soldi e i miei sogni, la mia vita, le mie risorse fisiche e psichiche ed i miei risparmi per qualcosa che mio non è, e non lo sarà mai probabilmente, è una situazione ingarbugliata e difficile da spiegare, ma tant'è.
2) L’uomo che amo e con cui ho scelto di condividere la vita e con cui ho deciso di fare un figlio e mettere su famiglia, non solo non mi vuole sposare, ma a volte stento a riconoscerlo. 
In realtà sposarmi era l'ultimo dei miei desideri, ma devo dire che ultimamente questa idea ha preso forma dentro di me ed ora è diventata un'esigenza reale anche di fronte al fatto che Lui non sta bene, fisicamente intendo.
3) Il lavoro, che tollero a malapena, ma che assolutamente considero una manna dal cielo, mi serve a mantenermi/ci e a pagare i debiti che ho e abbiamo con il mondo a causa del primo punto, la casa.
Lui non lavora da oltre sei mesi, per cause varie, non che voglia fargliene una colpa, ma a volte sembra non capire la gravità della situazione. Inoltre sta attraversando un momento difficile legato ai suoi problemi di salute, quindi non è colpa sua e lo capisco, e lo giustifico, da sempre. 
Ma.. Lavoro tutto il giorno e tutti i giorni, quasi sempre fuori casa e nei ritagli di tempo lavoro da casa, poi mi devo occupare della spesa perché lui non è in grado di gestirla, mi devo occupare della casa, di Tommaso, delle scadenze, di tutto. E lui, neppure quando è possibile e plausibile, fa quello che gli chiedo di fare, e può essere una cosa qualsiasi, da piccoli lavori in casa ad un aiuto più concreto con il mio lavoro con l'etichetta londinese, o alla cura di Tommaso... 
Certo lui si occupa del bosco, delle galline, oche, cani, gatti, cinghiali. 
Ma non basta. No. 
Non ci siamo, e quando non vedo impegno da parte sua, giuro che mi calano le braghe. 
E il fatto è che non so più come comportarmi… 
Se vivessi sola, avrei di certo meno spese. Solo per me è Tommaso. E sicuramente vivrei in una casa più piccola e meno dispendiosa di questa.
Sarà brutto da dire, e anche da pensare forse. 
Ma è anche brutto che una persona a cui tu dai e hai dato tutto non abbia nei tuoi confronti neppure un minimo di riconoscenza e di riguardo. 
Non che debba sposarmi per ricompensarmi di quello che faccio, ma sarebbe un buon inizio almeno farmi sentire che tiene a me, con i gesti, le attenzioni, i pensieri.  
Neppure un regalo a natale, e non sono materialista, quindi non intendo una cosa comprata, intendo anche un mazzo di rose di campo, una corteccia incisa, la macchina lavata, la cenetta preparata. Ecco. Invece nulla. 
La situazione sta degenerando. Sta degenerando perchè non la tollero più.
Ne abbiamo parlato più e più volte tra noi. Ma è inutile.
Va bene per un po', ma poi dopo un mese, forse due, si torna punto e a capo.
Ho proposto l'espatrio, vagliato abbondantemente e con un certo interesse e decisione anche da lui, ma poi nulla, è svanito tutto. Lui non ce la fa.
Ho parlato con la suocera, ma ora anche lei ce l'ha con lui, e non va bene.
Non so più con chi parlarne, chi può consigliarmi su come muovermi in questa situazione.
Forse servirebbe fare terapia di coppia? 
Non ce la possiamo permettere, nè per i soldi nè per il tempo che non abbiamo.
Forse devo prendere una decisione io, da sola..
Ma qual'è la cosa giusta da fare? Continuare a tenere duro sperando di non esplodere e sperando che nel frattempo la situazione migliori? e per quanto tempo? 
Prendere il toro per le corna e fargli un out-out? e di che genere? ed è giusto?
Che si fa?? Io non posso pensare che sia tutto qua..
Ho paura di non farcela.
e.